Tre le linee di intervento, per la sua attuazione serve una sinergia tra pubblico e privato / San Marino ha un Piano per rilanciare il turismo / Orizzonte sul medio-corto periodo (2019-2021), previsto un budget di 4,7 milioni
Alessandro Carli Il peso economico che ha il comparto turistico per un Paese che punta (anche) se questo settore per crescere è piuttosto noto. Bankitalia, a fine 2018, ha presentato i risultati di un progetto di ricerca firmato da Andrea Petrella. In estrema sintesi, alle attività turistiche sono direttamente riconducibili oltre il 5% del PIL e oltre il 6% degli occupati del Paese. San Marino, che negli ultimi 10 anni ha dovuto rivedere alcuni dei suoi “pilastri” economici storici, ha puntato su un “Piano Strategico”, un documento firmato da JFC e che traccia il percorso da effettuare affinché la Repubblica riesca a rimodulare la propria offerta turistica e territoriale, perfezionare i servizi già presenti e innestare nuovi prodotti turistici, ottimizzando le risorse a disposizione e innalzando il proprio appeal internazionale. Anche perché i numeri non sono esattamente confortanti: dal 2014 al 2018 l’unico anno che ha superato i 2 milioni di visitatori è stato il 2014. (…)
Articolo tratto da Fixing