Con la seduta pomeridiana, termina la seconda sessione consiliare di Febbraio, senza aver concluso l’esame di tutti e 24 i comma previsti all’ordine del giorno. Infatti, l’Aula non riesce a licenziare il comma 21, mettendo ai voti due istanze- entrambe respinte- e lasciando aperto il confronto sulla terza. Viene così bocciata l’istanza d’Arengo n. 14 “Per l’attivazione di un presidio infermieristico in pianta stabile presso la Scuola Media di Fonte dell’Ovo”, respinta con 25 voti contrari e 1 a favore. Stesso destino per l’istanza successiva,che riporta i temi relativi al sistema bancario al centro dell’Aula consiliare. Viene infatti respinta con 27 voti contrari e 13 favorevoli la richiesta di “sospendere ogni iniziativa inerente alla prospettata fusione societaria tra Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino e Banca di San Marino”, istanza n.3. Nel motivare l’orientamento negativo del governo, il Segretario di Stato per le Finanzne, Eva Guidi, spiega che l’istanza è superata dagli sviluppi avvenuti con lo stop dato all’iter di fusione dall’Assemblea dei soci di Bsm. Ma ricorda come anche il Fondo monetario, nella sua relazione, sostenga che le fusioni “possono essere misure utili al rilancio del sistema bancario sammarinese”, ritenuto sovradimensionato, purché “avvengano su base volontaria”. Da parte dell’opposizione, diversamente, si richiede di approvare l’istanza per “avere la certezza al 100% che la fusione non avrà più luogo”, auspica Stefano Canti, Pdcs. Ma anche per scongiurare possibili nuove forme di integrazione tra istituti. “Accogliere l’istanza- sostiene Iro Belluzzi, Psd- significherebbe invece per Cassa mettere un fermo a ulteriori fusioni, o quantomeno all’andare ad assorbire altri istituti in quella struttura, perché possibili disavanzi ricadrebbero sull’intera collettività”.Di altro avviso la maggioranza: Giuseppe Maria Morganti, Ssd, chiarisce come sulle decisioni che riguarderanno nuove operazioni future tra banche non sia l’Aula parlamentare a poter entrare ne merito di “questioni private”. Piuttosto, “Sarà sempre l’assemblea degli azionisti a decidere che strada prendere- puntualizza- non può essere un’istanza d’Arengo”. Una volta respinta l’istanza n. 3, si apre il dibattito sulla n.4, sempre in tema di banche, “Perché sia sospesa ogni trattativa per la cessione dei crediti del Gruppo Delta”. Anche in questo caso, il Segretario di Stato Guidi propone all’Aula di respingere l’istanza, “essendo una richiesta anch’essa superata”. La seduta si interrompe a dibattito in corso e la sessione consiliare viene conclusa con parte dell’ordine del giorno inevaso.
Di seguito un estratto degli interventi sull’istanza d’Arengo n.3.
Comma 21. Istanze d’Arengo
Istanza n.3. Perché sia sospesa ogni iniziativa inerente alla prospettata fusione societaria tra “Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino” e “Banca di San Marino”. / Respinta con 27 voti contrari e 13 favorevoli.
Eva Guidi, Sds per le Finanze
Stefano Canti, Pdcs
Iro Belluzzi, Psd
Lonfernini Teodoro, Pdcs
Alessandro Cardelli, Pdcs
Roberto Joseph Carlini, Ssd
Alessandro Mancini, Ps
Jader Tosi, C10
Mariella Mularoni, Pdcs
Elena Tonnini, Rete
Pasquale Valentini, Pdcs
Roberto Giorgetti, Rf
Gian Carlo Venturini, Pdcs
Davide Forcellini, Rete
Giuseppe Maria Morganti, Ssd
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