Banca Centrale scrisse a suo tempo al Segretario di Stato alle Finanze, Simone Celli, che, essendo vincolata al segreto d’ufficio, non poteva trasmettergli “gli atti che definiscono le modalità di fusione, l’accorpamento delle attività e l’assorbimento dei debiti di Banca del Titano, Credito Sammarinese, Banca Commerciale Sammarinese, Euro Commercial Bank, Asset Banca”.
Banca Centrale ha dovuto rispondere no anche al successore di Celli, Eva Guidi che pure li ha chiesti. Infatti il Governo non ha tolto il vincolo del segreto come avrebbe potuto e dovuto, mettendo in esecuzione la delibera con cui il Consiglio Grande e Generale, il 31 luglio 2018, ha ordinato di pubblicare quegli atti (a seguito di un’istanza d’arengo approvata all’unanimità).
La stessa Banca Centrale tuttavia ha suggerito al Segretario di Stato Guidi come procurarsi rapidamente i documenti in questione ed in tutta regolarità:
– li chieda direttamente alle banche coinvolte: esse “in quanto ‘parti’ in tali atti sono legittimate alla trasmissione” se “richiesta da codesto Segretario di Stato”;
oppure:
– dato che presso l’Ufficio Attività Economiche c’è il registro delle società, il Segretario di Stato Guidi faccia “eseguire delle visure nei fascicoli” delle banche coinvolte “accedendo a tale registro”.
Più semplice di così?
Se si continuasse a non pubblicarli, i suddetti atti, si dovrebbe concludere che anche questo governo è nelle mani dei filibustieri della finanza che, coi loro azzeccagarbugli, hanno depredato il Paese ‘sarcofagando’ certe banche a cominciare da Banca del Titano. Una genia di personaggi che non solo non vogliono finire alla sbarra come quelli del conto Mazzini, ma si propongono, un giorno sì e l’altro pure, come salvatori del sistema. Proprio loro!
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