“Una macchina del fango ai danni del Paese”

“Una macchina del fango ai danni del Paese”

“Cari concittadini se siete dunque stanchi quanto il sottoscritto di tutto questo ribellatevi e fatelo in maniera non superficiale, ribellatevi in maniera concreta in quanto di ciò che è accaduto anche recentemente c’è solo da vergognarsi”

Lo afferma il consigliere del Pdcs, Teodoro Lonfernini. “Il messaggio, anzi i messaggi – scrive in una nota – che qualcuno anche questa volta ha voluto fare uscire come immagine del nostro Paese, premendo quel famoso pulsante della macchina del fango per non usare altri ” francesi termini”, da troppo tempo usato dai peggiori sammarinesi o affini, è qualcosa di aberrante e squalificante in maniera indescrivibile, in ragione soprattutto della figuraccia che ne è venuta furori in generale e che ha coinvolto, Politica, Tribunale, Banca Centrale, Ambasciate; praticamente tutti coloro che dovrebbe avere, agli occhi di tutti, la dovuta ed obbligata credibilità anziché subire l’azione volgare di gossippaggio e dossieraggio“.

“Nei giorni scorsi – prosegue – tg nazionali italiani, carta stampata di primo livello, siti online, social, non hanno fatto altro che parlare delle peggiori “schifezze” che il Nostro Paese o meglio, la parte peggiore, è in grado di esprimere. Il Gossip, le dicerie, l’appartenenza a particolari lobby economiche interne ed esterne, non mi interessano e credo, anzi ne sono sicuro, non portino nulla di buono a nessuno di noi.

 San Marino si merita tutto questo? I nostri avi si meritano tutto questo ma soprattutto, i nostri figli, che dovranno vivere il nostro Paese anche dopo di noi, si meritano tutto questo? La risposta è scontata e penso pure che dobbiamo porci queste domande e non lasciarlo fare solamente a chi ci guarda o ci ha guardato da fuori (il riferimento è alla bella opinione dell’ex onorevole Sergio Pizzolante uscita solo l’altro ieri su una locale testata riminese;)”

“Ci vuole dignità è vero, verissimo – aggiunge Lonfernini – ma ci vuole anche quella determinazione da parte di tutti noi nell’intraprendere un percorso per il Nostro Paese non più superficiale verso il mondo che ci circonda e non più rinunciatario anche nei confronti di chi ci circonda e dunque la Repubblica Italiana che, ci deve osservare, con quella dignità che un Paese come il nostro merita; la storia insegna cari sammarinesi, se ripercorriamo con la memoria i fatti accaduti abbiamo dato più noi agli altri di ciò che si è ricevuto indietro. Concludo rivolgendomi ai vigorosi “coraggiosi”, che hanno fatto nuovamente scatenare tutto ciò, chiunque essi siano, anche se qualche indizio è ormai a disposizioni di tutti i cittadini, soprattutto quelli veri, quelli a cui interessano veramente le sorti della propria terra; li invito ad uscire allo scoperto, ad assumere il coraggio dovuto nella lotta alla sopravvivenza dei loro interessi; diversamente li esorto a fare come fanno tutti i normali cittadini e cioè si rimbocchino le maniche e risolvano le loro “beghe” senza usare l’ombrello del Paese”.  

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