Giornata mondiale contro le malattie infiammatorie croniche intestinali

Giornata mondiale contro le malattie infiammatorie croniche intestinali

Il 19 maggio 2019 è la Giornata mondiale contro le malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI), promossa dalla Federazione europea delle associazioni contro il Morbo di Crohn e le coliti ulcerose.

“Si tratta di patologie – spiega un comunicato dell’ISS – che colpiscono il tratto digerente dell’intestino e hanno una causa scatenante ancora sconosciuta che determina un disequilibrio tra il sistema immunitario e il microbiota intestinale, in soggetti geneticamente predisposti. Tali patologie colpiscono prevalentemente persone tra i 20 e i 30 anni e quindi limitano significativamente la qualità della vita e la produttività lavorativa, in quanto i pazienti vanno incontro a terapie a lungo termine, sotto stretto monitoraggio clinico e, in alcuni casi, ricoveri ospedalieri e interventi chirurgici. Sono almeno 6 milioni le persone colpite da queste patologie nel mondo, di cui 250mila in Italiana”.

“A San Marino è attivo da tempo attivo un Centro di Gastroenterologia che segue circa 200 pazienti affetti da MICI, mentre le terapie biotecnologiche vengono effettuate presso il reparto di Medicina Interna. A fine 2018 è stato pubblicato su una rivista scientifica internazionale il primo studio epidemiologico sulle MICI a San Marino condotto dalla UOS di Endoscopia e Gastroenterologia, in collaborazione con l’Authority Sanitaria e con l’Università Cattolica del S. Cuore – Fondazione Policlinico “A. Gemelli” di Roma. In questo studio è stata valutata la prevalenza e l’incidenza delle MICI nel corso di 35 anni, dal 1980 al 2014: dall’analisi dei dati, sono risultati valori di prevalenza più alti rispetto a quelli italiani; come negli altri Paesi Industrializzati, passando da 6.4/100.000 nel quinquennio 1980-1984, fino a 30.3/100.000 nel quinquennio 2010-2014. Quest’anno la giornata contro le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali ha scelto come messaggio lo slogan “rendere visibile ciò che è invisibile” e vede coinvolti 38 paesi in tutto il mondo ()”.

 

 

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