Le 23 candeline del Chiosco Bacco

Le 23 candeline del Chiosco Bacco

“Il Chiosco di Bacco”, famoso ristorante di Poggio Torriana, quest’anno spegne la 23esima candelina di attività.

Tutto iniziò nel maggio 1996, quando due giovani, Daniela e Roberto, ancora fidanzati, con l’aiuto del padre della ragazza decisero di trasformare il loro vigneto in un localino in cui si servivano piade, cassoni ed aperitivi. Ma la voglia di crescere, i continui corsi, l’informazione, la passione e la dedizione, oltre che l’innata predisposizione per il mangiar bene, hanno trasformato in poco tempo “il chioschetto di piade” in un sacrario del buon gusto. Ogni sera Roberto e Daniela accolgono i loro ospiti in un’atmosfera raffinata ed elegante, facendo vivere un’esperienza indimenticabile di gusti e profumi. 

Come ha avuto inizio la vostra avventura? Tutto è iniziato esattamente vent’anni fa. Mio suocero, Andrea Balducci, ha aperto insieme a me e a mia moglie Daniela un’attività in cui si faceva piadina fatta in casa. Dopo pochi anni Andrea è mancato e io e mia moglie abbiamo deciso di trasformare la piadineria in un ristorante che ancora oggi è in continuo mutamento. La nostra intenzione è di creare sempre qualcosa di unico, apportando migliorie giorno dopo giorno. 

Uno dei vostri piatti forti è la carne… Abbiamo tanti prodotti eccellenti e usiamo materie prime di ottima qualità. La carne che utilizziamo è certificata ed è frutto di una ricerca dettagliata e costante. Abbiamo cura della nostra clientela e ricerchiamo per loro sempre il prodotto migliore. Trattiamo vari tipi di carne, le più conosciute sono la razza marchigiana, la chianina e la romagnola, ma serviamo anche vere chicche come il Wagyu, un prodotto unico e speciale, conosciuto da appassionati e gourmet di tutto il mondo. La carne è sicuramente un nostro cavallo di battaglia, ma sarebbe un peccato non assaggiare anche tutto il resto.

Cosa vorrebbe trasmettere con la sua cucina? L’amore per la cucina, il gusto per il gusto. Come scelta aziendale abbiamo deciso di non rifornirci solamente di prodotti della zona, ma di spaziare a 360 gradi con chicche particolari e sfiziose che provengono sia Italia che dall’estero. Ne sono un esempio il prosciutto patanegra o la carne di Angus Scozzese. Non diamo mai niente per scontato. Viaggiamo, osserviamo, accettiamo consigli e critiche costruttive. Ricerchiamo quotidianamente la qualità e studiamo giorno per giorno la presentazione dei nostri piatti per creare il giusto compromesso. 

Tra i vostri clienti, che giungono da tutta Italia, c’è anche il rinomatissimo chef Cracco... Sì, lo chef Cracco viene spesso a trovarci. È stato nostro ospite anche il giorno di Pasquetta ed ovviamente questa è una grande soddisfazione per noi. Ma lo è ancora di più vedere che siamo riusciti a circondarci di una clientela fedele proveniente da tutta Italia, appassionata di profumi e sapori, che riesce ad apprezzare la qualità e la cura dei nostri piatti. 

Quanti collaboratori avete nel vostro ristorante? Io mi occupo di gestire la sala insieme ad un altro ragazzo, molto in gamba che si chiama Simone. Il perno fondamentale della cucina è mia moglie Daniela, a cui si affiancano dei bravissimi collaboratori e lo Cheff cristian Semprini. Mi ritengo un uomo fortunato, non è semplice condividere un’attività imprenditoriale con la propria compagna, io e lei invece siamo il binomio perfetto, sia nella vita che nel lavoro. 

Farete eventi particolari durante l’estate? Da quest’anno, prenotando, è possibile fare l’aperitivo nel nostro giardino dalle ore 18:30 alle ore 19:30.
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