San Marino. Vendita agli stranieri, Md-Si boccia il decreto

San Marino. Vendita agli stranieri, Md-Si boccia il decreto

“L’apertura del mercato immobiliare a soggetti esterni non può avvenire in assenza di un criterio che tuteli la nostra sovranità e il nostro essere Stato”.

Lo afferma Movimento democratico San Marino insieme, che in una nota manifesta ancora una volta la propria contrarietà al decreto delegato 18 giugno 2019 n. 105, il quale “apre il mercato immobiliare all’acquisto da parte di cittadini stranieri di due immobili e per le società sammarinesi di 10 immobili senza il parere preventivo del Consiglio dei XII“.

Il movimento di opposizione, sempre nello stesso comunicato, evidenzia il fatto di aver “presentato anche emendamenti abrogativi in questo senso, ma purtroppo pare che la maggioranza e il governo preferiscano tenere la testa sotto la sabbia e tirare a far cassa sulla testa dei cittadini e di un Paese intero”.

Sempre Md-Si spera che “si abbia la decenza di fissare un tetto massimo annuale alla vendita di immobili agli stranieri”.

Nelle righe successive della nota, i membri di Md-Si contestano sia il metodo usato dal governo, “ancora una volta senza alcun preventivo confronto con le forze politiche, le categorie economiche e i cittadini, sia la sostanza del decreto, che “non prevede alcuna clausola di salvaguardia per il nostro Paese a fronte di una apertura smisurata senza alcun controllo”.

Infine, Movimento democratico San Marino insieme chiede non solo “il ritiro del decreto” ma anche “l’apertura di una riflessione seria per dare una risposta a una problematica, quella degli immobili, che esiste e va affrontata certamente non nelle modalità previste dal decreto”.

Ecco il testo integrale del comunicato

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