Il caso Siri, che ha coinvolto San Marino, si allarga sui media fino a Salvini … per un caffé

Il caso Siri, che ha coinvolto San Marino, si allarga sui media fino a Salvini … per un caffé

Il “caffè” di Salvini nel bar dello strano mutuo di Siri

Al ministro, a Rogoredo per un’inaugurazione, offrono un banchetto nel locale che ha avuto 600mila euro da San Marino

Il Fatto Quotidiano (14 agosto 2019), Fabio Pavesi 
Il 5 agosto scorso Matteo Salvini era a Rogoredo, periferia sud di Milano nota alle cronache per la sede di Sky e il cosiddetto “bosco della droga”. Da ministro dell’Interno voleva essere lì, a inaugurare il nuovo posto di polizia ferroviaria della stazione. Luogo simbolico, quindi, e non solo per questo: quel giorno Salvini è stato omaggiato da un piccolo banchetto, un “coffee break”, organizzato dal bar che sta di fronte alla stazione. Il tutto immortalato dalle foto messe su Facebook per celebrare l’evento.
Il bar si chiama  “Post Office” e a Salvini avrebbe dovuto dire qualcosa: il proprietario del locale è infatti Fiore Turchiarulo. A lui e al suo socio Christian Battista riuniti nella Tf holding è stato erogato il mutuo da 600mila euro senza garanzie dalla Banca Agricola di San Marino grazie all’intercessione di Luca Perini, capo segreteria dell’ex sottosegretario Armando Siri.  L’ennesimo mutuo dopo quello da oltre 700mila euro concesso a Siri stesso, oggi indagato dalla Procura di Milano per autoriciclaggio, sempre dalla banca di San Marino. (…)   La Banca Agricola di San Marino deve augurarsi che l’operazione, per cui ha concesso 600mila euro senza garanzie, vada a buon fine. Per ora può contare sul fatto che Salvini non pare imbarazzato da inchieste e incroci proprietari: lui pensa solo al coffee break.

Leggi l’articolo di Fabio Pavesi pubblicato ieri su Il Fatto Quotidiano  

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