Si è aperta oggi a Copenaghen la 69ª sessione del comitato regionale europeo dell’Organizzazione mondiale della sanità.
A dirlo in una nota è la segreteria di Stato per la Sanità, che partecipa in rappresentanza della Repubblica di San Marino all’importante evento assieme alle delegazioni provenienti da 53 Paesi.
Una delle principali tematiche dell’assemblea, si legge nel comunicato, riguarda “l’equità nei Paesi che compongono la Regione europea dell’Oms, in particolare per garantire l’assistenza sanitaria di base a tutti i cittadini dei Paesi membri”.
Il Titano, rappresentato dal segretario di Stato per la Sanità, Franco Santi, e dal direttore generale dell’Istituto per la sicurezza sociale, Andrea Gualtieri, “ha dato il suo contributo nella sessione plenaria”: lo stesso Santi “è infatti intervenuto sul concetto di equità ed eguaglianza, in tutte le sue forme, inclusa la salute, e come San Marino sia un pioniere per garantire il diritto alla salute a tutti i nostri cittadini, ‘non lasciando indietro nessuno’”.
Sempre dallo stesso comunicato si apprende che, durante l’incontro ristretto ai soli ministri della Salute, Santi ha inoltre “presentato i percorsi che San Marino ha intrapreso per elaborare il Piano sanitario e socio-sanitario 2015-17, pienamente allineato agli obiettivi di Health 2020 e sviluppato in stretta collaborazione con l’ufficio regionale dell’Oms di Venezia nell’ambito della Piattaforma dei piccoli Paesi d’Europa Oms promossa da San Marino”. Le politiche di salute di San Marino sono state giudicate “perfettamente allineate ai principi e alle linee guida dettate nell’Oms negli ultimi anni”.
Previste per domani, fa sapere la segreteria Sanità, “le elezioni del nuovo direttore regionale dell’Oms Europa, che prenderà il testimone dall’ungherese Zsuzsanna Jakab, alla guida dell’ufficio europeo dal 2010”. L’ultimo impegno della delegazione sammarinese “è previsto per mercoledì pomeriggio quando il segretario Santi parteciperà a una sessione dedicata al raggiungimento degli obiettivi dello Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030”.
Infine, al termine della nota, il segretario Santi asserisce: “San Marino vuole posizionarsi come un Paese pioniere in molte aree dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Tra queste, vogliamo essere pionieri nella riduzione delle disuguaglianze, perché, come ribadito nella dichiarazione approvata a San Marino durante l’incontro con gli 11 piccoli Paesi della Regione Europa dell’Oms di aprile scorso, bisogna garantire che nessuno venga lasciato indietro. Obiettivo raggiungibile colmando le carenze di copertura e di accesso, migliorando la partecipazione delle persone alle decisioni relative alla loro salute e riducendo l’esposizione a discriminazioni e stigmatizzazioni, nonché l’esposizione alle pressioni commerciali che polarizzano le disuguaglianze nell’ambito della salute”.