Un paese senza bambini è un paese senza futuro
Nietzsche o Giosuè: parole per la politica
DON GABRIELE MANGIAROTTI: A me sembra che due siano gli atteggiamenti che serpeggiano, in questi giorni, nella coscienza e nel dialogo di tanti tra di noi. Da un lato la permanenza della volontà di «rimanere in sella», come se il potere conquistato potesse finalmente fare i conti con una storia più che millenaria, che ci ha consegnato Valori e tradizioni ora in contrasto con una certa idea di modernità (e di diritti). E dall’altro lato colgo un sincero e fiero desiderio di dare corpo a quella che è stata una storia di cui siamo orgogliosi, una storia che ha avuto, nella certezza di un fondatore Santo, la consapevolezza di una missione originale, di cui persino gli osservatori laici sono stati appassionati estimatori. Basti qui ricordare quelle note della libertà perpetua di Carducciana memoria.
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