Contati i voti della coalizione “Domani in movimento”, Rete si occuperà di eventuali altre alleanze
Una volta al governo, Rete affronterà subito la questione del debito pubblico salito a 1,2 miliardi di euro
Una riforma politicamente molto attesa è la reggenza di garanzia, da sempre cavallo di battaglia del Movimento. Sarà inserita nel pacchetto delle riforme istituzionali. Non c’è, però, un impegno esplicito ad attuarla da subito come si era chiesto alla maggioranza di governo della passata legislatura, Adesso.sm, che, pure lo aveva promesso e poi, di fatto non l’ha mai attuata.
Adesso.sm aveva vinto le elezioni assicurando che avrebbe recuperati allo Stato la monofase non pagata e quanto erogato alle banche ed utilizzato per chiudere i bunchi dei prenditori anziché per risarcire i depositanti. Rete intende affrontare i recuperi con un’azione diretta e comunque attraverso il tribunale. Anche i componenti del Comitato di Sorveglianza sul credito di imposta saranno chiamati a rendere conto del loro operato e/o del non fatto.
Verrà riformato lo statuto di Banca Centrale introducendo i “principi di rendicontazione e definendone i limiti di auotonomia”, precisando che “La vigilanza bancaria deve essere efficace al fine di prevenire ed evitare i dissesti”.
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