San Marino. Rete: “Pessimo clima politico”

San Marino. Rete: “Pessimo clima politico”

Condannato l’attuale clima politico, giudicandolo “pessimo” e “assecondato dai continui attacchi, chiunque sia a portarli”.

A dirlo è Rete, che in una nota assicura di voler “concentrarsi sugli argomenti, studiare i temi e sviluppare proposte che portino il bastimento sammarinese fuori dalle secche, affinché si guardi a un futuro roseo e prospero per tutti”.

“Esiste un’aggravante alla già immane ‘irresponsabilità’ per aver portato il Paese nelle peggiori condizioni della propria storia – riporta il comunicato del movimento – ed è il tentativo di gettare il Paese nel caos, di rimestare nel torbido per ammorbare l’aria e rendere la nebbia fitta e uniforme”.

A detta di Rete, Repubblica futura, non solo “ha privato il cittadino sammarinese della benché minima speranza di avere giustizia dal Tribunale”, ma l’ha anche “caricato di debiti che lo perseguiteranno per generazioni e lo ha privato della dignità del voto consegnando le istituzioni a faccendieri d’oltreconfine”, oltre ad alzare ancora i toni dello scontro “dimostrando tutta la propria scriteriata condotta tendente alla conservazione del potere a ogni costo”.

Per farlo, manda a dire Rete, Repubblica futura “riesuma il buon Fernando Bindi cui fa continuare la vetusta retorica del dottor Franciosi nel violento attacco al nostro movimento, unica forza del panorama sammarinese ad aver costretto la politica a esami di coscienza e a non aver mai avuto propri rappresentanti negli scranni del potere; a fargli eco, il maestro elementare Fabrizio Perotto, in questa pre-campagna attivissimo nell’infarcire il giornale di partito di menzogne e calunnie”.

Proprio sull’intervento di Perotto, Rete auspica solo che “gli scolari sammarinesi, un giorno, possano contare su un insegnante in pace con la realtà dei fatti e delle cose”.

Rete afferma infine di non voler entrare in trincea “per alzare i toni e fomentare lo scontro” perché è “al benessere del sammarinese che mira e non al potere fine a se stesso”.

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