San Marino. Autoriciclaggio non era reato all’epoca di fatti, assolti

San Marino. Autoriciclaggio non era reato all’epoca di fatti, assolti

Si è concluso ieri il processo, davanti al giudice Alberto Buriani, a carico degli imputati, entrambi di Cassino in provincia di Frosinone, ai quali era contestato il riciclaggio.

Da L’informazione di San Marino

ANTONIO FABBRI Il processo si è concluso con l’assoluzione perché nel corso del dibattimento è emerso che i due erano anche autori del reato presupposto, per il quale è di recente intervenuto il rinvio a giudizio in Italia.

Essendo i fatti contestati risalenti al periodo precedente al 2013, quando è stato introdotto il cosiddetto autoriciclaggio, i due imputati hanno beneficiato della vecchia formulazione dell’articolo del codice penale in materia vigente all’epoca dei fatti, che prevedeva la non punibilità dell’autoriciclaggio. Si qui l’assoluzione perché non punibili. Disposta tuttavia la confisca del denaro sequestrato riconosciuto di provenienza illecita. Guido Mignanelli, 52 anni, e Antonio Marra, 54enne secondo le ricostruzioni avevano trasferito e occultato fondi complessivi per 671.312,89 euro. Denaro ritenuto frutto di reati di truffa

appropriazione indebita e bancarotta fraudolenta. Per l’accusa si trattava di somme distratte dalla società cooperativa “Consorzio di Garanzia – Società Coopertiva a responsabilità limitata”, con sede a Roma e fallita nel 2013. Proprio la deposizione del curatore del fallimento ha fatto emergere nel dibattimento come i due fossero in Italia sotto
processo perché autori del reato presupposto. A chiedere l’assoluzione, sulla base della documentazione prodotta agli atti, è stato quindi lo stesso Procuratore del fisco, Roberto Cesarini, cui si è associata anche l’avvocato difensore di ufficio, Sabrina Lettoli. Richiesta accolta dal giudice Buriani. 

 

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy