San Marino. Daniele Tosi, exDG Fingestus, assolto in appello

San Marino. Daniele Tosi, exDG Fingestus, assolto in appello

Dopo dieci anni di vero e proprio calvario giudiziario, anche l’accusa di ricettazione in concorso con il Sig. Bianchini Marco, cade con formula piena.

Stupisce, ora come allora, è che il solo Direttore Generale della società Fingestus, sia stato chiamato a rispondere di reati ipotizzati nella gestione della società finanziaria, e non l’intero Consiglio di Amministrazione ed eventualmente il Collegio Sindacale.

Segue precisazione del sig. Marco Bianchini

“Si è concluso con una sentenza di assoluzione pronunciata dalla Corte d’Appello di Bologna, perchè il fatto non sussiste, l’ultimo capitolo della vicenda processuale che ha visto coinvolto Daniele Tosi, ex Direttore Generale della società finanziaria Fingestus S.A., società riconducibile alla proprietà della società Karnak S.p.a., coinvolta a vario titolo nell’indagine denominata “Criminal Minds.”
Dopo dieci anni di vero e proprio calvario giudiziario, che ha messo sul lastrico una persona perbene, anche l’accusa di ricettazione in concorso con il Sig. Bianchini Marco, cade clamorosamente con formula piena, lasciando però non pochi strascichi nella sfera personale e professionale del mio assistito.”

Ne da notizia l’avv. Rossano Fabbri, che ricostruisce il lungo percorso della vicenda che ha coinvolto il suo assistito.

“A San Marino il sig. Daniele Tosi era già stato denunciato dall’allora Direttore Generale di Banca Centrale della Repubblica di San Marino, Dott. Mario Giannini, per presunte irregolarità inerenti alla gestione di Fingestus, e nei suoi confronti era stato aperto un procedimento penale per il reato di amministrazione infedele, conclusosi anch’esso con l’archiviazione degli atti nel merito per insussistenza degli elementi costitutivi delle fattispecie di reato ipotizzate.

Ciò che stupisce, ora come allora,” -continua la nota- “è che il solo Direttore Generale della società Fingestus, sia stato chiamato a rispondere di reati ipotizzati nella gestione della società finanziaria, e non l’intero Consiglio di Amministrazione ed eventualmente il Collegio Sindacale, come sarebbe stato invece logico attendersi, visto e considerato che tutte le operazioni contestate erano ben note alla proprietà e a tutti gli allora membri del C.d.A.

Il tentativo – al tempo ben riuscito – di trovare nella figura del Direttore Generale di Fingestus un capro espiatorio, aveva avuto ulteriore seguito con l’avvio di una causa civile per azione di responsabilità da parte del liquidatore pro tempore di Fingestus, patrocinata dall’avv. Renato Clarizia che, di lì a breve, sarebbe divenuto Presidente di Banca Centrale della Repubblica di San Marino.

Anche qui stranamente – dimessosi il legale per intervenuta incompatiblità – proprio nel momento in cui la difesa di Daniele Tosi ha paventato la chiamata in giudizio di tutti gli altri membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, ai quali dovevano essere in astratto attribuite le medesime responsabilità, il procedimento civile si è immediatamente concluso per la totale inerzia della parte attrice, ed archiviato per perenzione qualche mese fa.

La via crucis percorsa dal mio assistito”- conclude la nota- “deve fare riflettere approfonditamente su quanto successo ed impone una presa di coscienza sulla gestione dei poteri di Controllo e Vigilanza che troppo spesso si sono dimostrati, quantomeno sino al recentissimo passato, inidonei, incoerenti, parziali e dettati da un uso quantomeno distorto della legge – perchè a fronte di casi identici o simili si sono adottate misure diametralmente opposte – da parte della principale istituzione finanziaria del paese a seconda del soggetto che ci si trovava di fronte”.

 Precisazione pervenuta in data 2 dicembre 2019.
Buongiorno,
sono Marco Bianchini,
ho letto con attenzione i vostri articoli del 25 e 26 Novembre 2019 dai titoli “SAN MARINO. DANIELE TOSI, EX DG FINGESTUS, ASSOLTO IN APPELLO” e “SAN MARINO. CRIMINAL MINDS, ASSOLTO L’EX DG DI FINGESTUS”; per dare ai vostri attenti lettori una informazione completa, chiara e non equivoca, vorrei esporre le seguenti
precisazioni:
1 – nel Procedimento Penale, comunemente chiamato “Criminal Minds”, il Tribunale di Rimini, con Sentenza n. 889/17 del 17 maggio 2017, aveva già assolto il sottoscritto, con formula piena, dalla imputazione di riciclaggio (Art. 648 bis C.P.) “perché il fatto non sussiste”;
2 – la restante imputazione nei miei confronti, consisteva nel solo reato di ricettazione (Art. 648 C.P.), di cui al capo C) del Decreto di Citazione a Giudizio;
3 – la Corte di Appello di Bologna, in data 21 novembre 2019, ha assolto il sottoscritto, da tale accusa, con formula piena, “perché il fatto non sussiste”, come da copia del dispositivo che vi allego.
Vi ringrazio per la preziosa opera di informazione, svolta nell’interesse di tutta la collettività e vi chiedo cortesemente di tenere in considerazione queste mie precisazioni e di darne il risalto che riterrete più opportuno.
Distinti ossequi
Marco Bianchini

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