“Giudicate voi che paese è, un paese in cui un testimone di giustizia è considerato “infame”.
Giudicate voi – scrivere Rete – che paese è, un paese in cui gli affiliati pagano la stampa amica per costruire, giorno dopo giorno, un mondo capovolto in cui i mafiosi sono martiri, mentre chi opera per la giustizia è il nemico pubblico.
Giudicate voi che paese è, un paese in cui si tutelano gli illeciti dei propri mandanti, si cancellano ogni uomo o donna di Stato, si piegano le istituzioni al proprio volere, si usa il dossieraggio come arma di ricatto e si fomenta l’odio come strumento di consenso”.
Leggi il comunicato integrale