Coez: “Dopo la mia guerra adesso predico l’amore”
FRANCESCA MOLARI – “È sempre bello” iniziare il 2020 insieme a Coez. Sarà proprio il cantautorapper, campano di nascita, ma romano d’adozione, il protagonista del concertone in programma in piazzale Fellini a Rimini il 31 dicembre. Per celebrare insieme il Capodanno più lungo del mondo, dedicato a Fellini all’insegna del “tutto si immagina”. A lui il compito di traghettare il pubblico romagnolo (e non solo) nel nuovo anno a suon di successi. La perfetta conclusione di questo 2019 che ha visto Silvano Albanese in arte Coez reduce da una serie di successi e di super concerti, con numeri da capogiro, come quello sul prestigioso palcoscenico dell’Arena di Verona. E non è tutto, l’11 luglio 2020 sarà infatti, tra i protagonisti di “Rock in Roma”, all’ippodromo delle Capannelle, a distanza di due anni dal concerto che gli aveva permesso di raggiungere il record di biglietti venduti da un artista italiano al festival. (…)
Coez, il capodanno di quest’anno a Rimini è dedicato a Fellini. Si rispecchia nel “tutto si immagina” felliniano? “È un bel concetto, questo del tutto si immagina. Immaginare e poi produrre qualcosa dalla propria immaginazione è quello che cerco di fare continuamente con la mia musica”.
Cosa significa per lei iniziare un nuovo anno sul palco e cosa si aspetta dal 2020? “Penso sia bello finire l’anno come l’ho iniziato, tra la musica. Mi aspetto di continuare a fare quello che sto facendo e di divertirmi sempre cosi”. (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna