L’imprenditore terrorista resta in carcere: è pronto a svelare i misteri della latitanza
Il Tribunale del Riesame di Roma gli ha dato torto. Giulio Lolli deve restare in carcere: le accuse contro di lui per terrorismo e per traffico internazionale di armi, che gli ha rivolto la Procura capitolina, sono fondate. Anzi, proprio alla luce di quelle accuse, l’ex patron di “Rimini Yacht” dovrà cambiare casa: non più il carcere di Regina Coeli dove è detenuto dal primo dicembre, giorno della sua espulsione dalla Libia dopo la condanna all’ergastolo proprio per terrorismo, ma quello di massima sicurezza di Nuoro che ospita i personaggi legati alla galassia terroristica. (…)
Articolo tratto da Il Resto del Carlino