L’Università di San Marino abbassa le tasse agli studenti

L’Università di San Marino abbassa le tasse agli studenti

“Senato Accademico e Consiglio di Università hanno autonomamente deliberato di applicare a tutti gli emolumenti derivati da incarichi, cariche, contratti delle varie fattispecie, la riduzione del 10% quale segno tangibile del senso di responsabilità” dell’Università di San Marino “rispetto al momento di difficoltà e di solidarietà in particolare verso gli studenti e le loro famiglie. Parte del significativo risparmio che deriverà da tale decurtazione sarà infatti utilizzato per finanziare la riduzione del 10% dell’importo della terza rata per gli studenti di tutti i corsi di laurea e la scadenza del pagamento sarà posticipata al 30 giugno”.

Questo l’annuncio riportato oggi dal Rettore dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, Corrado Petrocelli, in una lettera inviata agli studenti. Mercoledì 22 aprile, spiega, il Senato Accademico e il Consiglio di Università “hanno, dopo lunga e partecipata discussione, all’unanimità approvato convintamente un provvedimento che riteniamo di grande significato e di cui dobbiamo e vogliamo rendervi partecipi”.

Fra le ragioni, l’evoluzione delle dinamiche legate al COVID-19 nella realtà sammarinese, che “ci ha indotto a dar prova di solidale responsabilità”. Presente inoltre “un’altra difficoltà, ugualmente, se non, per noi, ancora più rilevante. È quella denunciata da molti studenti e dalle loro famiglie che spesso stentano in questo momento a onorare la scadenza prevista per il pagamento della terza rata delle tasse e chiedono rateizzazioni o riduzioni o differimento dei termini”. Anche nei loro confronti, specifica il Rettore, “vogliamo sentirci attivamente solidali” con un’iniziativa che “ad oggi, per quanto ci risulta, è unica nel panorama universitario”.

Dall’inizio dell’emergenza, ricorda Petrocelli in conclusione, l’Ateneo ha “subito realizzato forme alternative di didattica a distanza, e in via telematica si sono svolte anche le sedute di laurea e ora anche le sessioni di esami di profitto, e in alcuni casi ciò ha richiesto persino maggior lavoro che nella norma. Abbiamo adottato e stiamo adottando iniziative per curare i nostri studenti, ascoltarli, seguirne i percorsi e supportarli”.

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