Rimini. Coronavirus, 100 albergatori in affitto pronti a restare chiusi

Rimini. Coronavirus, 100 albergatori in affitto pronti a restare chiusi

Cento albergatori in affitto: “Pronti a ridare le chiavi”

Per salvare la stagione, chiedono tutela legale e l’annullamento delle tasse: “Aiutate i proprietari dei nostri hotel così ci ridurranno il canone”

MARIO GRADARA – “Tutela sugli affitti, tutela della salute, tutela legale: #ioRestoChiuso”. Slogan ripetuti a voce e illustrati con cartelli da decine di affittuari di alberghi che ci mettono la faccia in un video intitolato “Ci avete abbandonato”, che sta diventando virale. Sono uomini, donne, giovani, anziani. Immagini toccanti. Sono l’anima della riviera, che lancia un Sos attraverso il gruppo “Albergatori in affitto”, capitanato da due donne, Michela Vandi del’hotel Haway di Rimini e Moira Tommasin dell’hotel Los Angeles di Riccione, le “pasionarie” degli hotel in affitto. “Oltre al crollo dei fatturati e al boom dei costi di gestione, per noi affittuari si aggiunge la zavorra del canone: un cappio che ci stringe alla gola e che impedirà l’apertura a centinaia di albergatori, molti dei quali hanno già riconsegnato le chiavi ai proprietari degli hotel. Chiediamo che a chi non apre il canone d’affitto venga fatto slittare all’estate successiva, con l’impegno alla custodia, manutenzione e spese della struttura”. Un appello disperato quello di un centinaio di imprenditori, uniti nel gruppo “Albergatori in affitto”. Solo a Rimini sono in affitto oltre metà degli oltre millecento tra hotel e residence turistici. Il gruppo ha messo nero su bianco i problemi che lo affliggono, un documento rivolto a governo, Regione, Comune e altre istituzioni. Gli stessi problemi dei proprietari, con in più il grave handicap dell’affitto. “Siamo lasciati soli – dice Michela Vandi, – si apriranno solo contenziosi. Chiediamo uno scudo legale che ci tolga responsabilità civili e penali, chiediamo contributi a fondo perduto, annullamento delle tasse e non solo slittamento. E credito d’imposta non per noi, che lavorando poco o niente questa estate non sapremmo cosa farne, ma per i proprietari, per convincerli a farci riduzioni tra il 20 e il 30% sui canoni d’affitto, la voce più pesante, il macigno che grava sulla gestione delle nostre aziende”. (…)

Articolo tratto da Il Resto del Carlino

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