Nel Tempio del sesso… a distanza
MARIO GRADARA – Tempi duri per gli scambisti. Il lockdown ha messo in ginocchio il settore che ora tenta faticosamente di rialzarsi, con tutte le limitazioni imposte dal virus. Ha riaperto da pochi giorni “Il Tempio” di Saludecio. All’ingresso del locale viene effettuata la misurazione della temperatura. Si entra rigorosamente indossando la mascherina. Chi ha più di 37,5 deve fare dietrofront e tornare a casa sua. Niente sconti. Ma che si fa in un club di scambisti ai tempi di distanziamento obbligatorio di un metro? “Noi siamo un’associazione che prevede il tesseramento annuale – spiega Mario Nicorvo, ideatore e titolare del ‘Tempio’, dallo scorso 7 dicembre sbarcato in Toscana, a Ponte Buggianese, provincia di Pistoia, dove ha aperto un locale gemello, ‘La Villa’, altro club privato per coppie in cerca di esperienze forti -. E’ come se una coppia invitasse nella propria casa un’altra coppia o un singolo, e restasse in intimità, nel rispetto reciproco e della privacy. Molti si conoscono da tempo. Persone di tante regioni italiane e varia estrazione, studenti, operai, impiegati, professionisti. ‘Il Tempio’ e ‘La Villa’ sono le case di tutti i soci, che sono adulti responsabili e all’interno possono fare quello che vogliono”. Non proprio tutto in realtà è permesso. “Certo – prosegue Nicorvo -, la grande camera degli scambi è penalizzata. Prima ci andavano fino a venti coppie. Oggi, con il distanziamento, possono starci al massimo cinque coppie. Una sta al centro dell’enorme lettone di dieci metri, e le altre ai quattro angolo dello stesso. Ci sono soci collaboratori che verificano il rispetto delle normative”. (…)
Articolo tratto da Il Resto del Carlino
—