Violenza sessuale negli uffici comunali, Cassazione annulla la condanna a 7 anni
ANDREA ROSSINI – Rapporti sessuali sulla scrivania, sul termosifone dell’ufficio al secondo piano del municipio, nel bagno “privato”. Lui, l’imputa to, segretario comunale di un Comune del Riminese, lei borsista inquadrata tra le categorie “protette” e incapace di opporsi anche per una serie di problemi che la rendevano a detta degli specialisti “una adolescente nel corpo di un’adulta”. La Corte di Cassazione ha annullato la condanna per violenza sessuale a sette anni inflitta all’uomo (in primo grado ne aveva presi nove) sancendo da una parte la prescrizione per tutti i fatti commessi finoal2007 e dall’altra rinviando a un nuovo responso di secondo grado, ma solo relativamente alla determinazione della pena. Resta in piedi il reato e così anche le principali aggravanti nei confronti dell’imputato, un 64enne riminese che si è sempre professato innocente. (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna
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