Più contagi, più ricoveri e più morti. In regione i casi attivi sono 50mila
Più contagi, più ricoverati e più morti. Nel giorno in cui la Regione Emilia Romagna entra nella zona arancione, i dati del bollettino sull’andamento dell’epidemia sono sconfortanti e fanno capire che la situazione è decisamente preoccupante sia per la situazione di forte stress a cui sono sottoposto gli ospedali, come ha ammesso venerdì l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, ma anche per il numero di casi, ancora in crescita. Un dato non può non mettere in allarme: Emilia Romagna ci sono oltre cinquantamila casi attivi di coronavirus. Tradotto: ogni 89 persone una è positiva. Centotrenta nuovi positivi al Covid, una donna di 96 anni deceduta, venti persone attualmente ricoverate in terapia intensiva all’ospedale Infermi di Rimini. Oltre la metà dei nuovi infettati, 67, manifesta sintomi. A livello regionale, che come detto sono decisamente negativi, si sono registrati (da inizio pandemia) in totale 85.699 casi di positività, 2.637 in più rispetto a venerdì, su un totale di 21.448 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è oggi del 12,3%. La situazione dei contagi nelle province dell’Emilia Romagna vede Modena con 574 nuovi casi e Bologna con 455, a seguire Reggio Emilia (316), Piacenza (308), Ravenna (252), Parma (204), Ferrara (152) e Rimini (130). Poi Imola (87), Forlì (84) e Cesena (75). In numeri assoluta la situazione romagnola sembrerebbe migliore rispetto a quella emiliana ma il numero degli abitanti per ogni provincia è però decisamente inferiore. (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna
——