Rimini. Bloccata dalla burocrazia la nuova casa delle tartarughe marine

Rimini. Bloccata dalla burocrazia la nuova casa delle tartarughe marine

“La burocrazia blocca l’apertura del Delfinario”

MANUEL SPADAZZI – L’ex Delfinario “nuota” in un mare di burocrazia. E “se non si trova la soluzione, non riusciremo a riaprirlo né quest’estate né negli anni a venire”, tuona Gianfranco Santolini. Pensare che il Club Nautico di Rimini e la Fondazione Cetacea, che hanno vinto nel 2020 il bando (sono stati gli unici a presentarsi) per la gestione della struttura, proprio in questi giorni avrebbero dovevano trasferire a Rimini alcune delle tartarughe marine curate e ospitate a Riccione. L’ex Delfinario al porto di Rimini dovrebbe diventare, nel progetto presentato da Club Nautico e Fondazione Cetacea, un grande centro di ricerche marine, con l’ospedale delle tartarughe, visite guidate, iniziative didattiche e per i turisti e l’attività della scuola di vela. Con il Comune c’era l’accordo per avviare le prime attività da quest’estate, tanto che il presidente della Fondazione Cetacea, Sauro Pari, aveva annunciato il trasloco di alcune tartarughe da Riccione a Rimini entro giugno. Così non sarà, perché “siamo incappati in un mare di burocrazia che non ci permette di fare nulla”. (…)

Articolo tratto da Il Resto del Carlino

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