L’Informazione di San Marino
Reimpostare per risparmìare
Marino Cecchetti
Le entrate dello Stato sono diminuite. Occorre risparmiare sull’amministrazione pubblica, la principale voce di spesa. Tenendo fuori, possibilmente, istruzione e sanità.
La digitalizzazione aiuterà a snellire l’apparato burocratico. Andranno reimpostate, però, anche strutture come San Marino Rtv, Banca Centrale, Università, nate e/o ingigantitesi nel periodo delle vacche grasse.
San Marino Rtv. L’emittente si prende tutto quanto lo Stato ricava dando in uso a terzi le frequenze di proprietà derivanti dalla sovranità ed, in più, attinge – non poco – al bilancio pubblico. Il canone SmRtv, di fatto, è molto più elevato di quello Rai.
Banca Centrale (e Aif). Continuano a lavorarci un centinaio di persone, benché il numero dei soggetti vigilati sia passato da 70-80 ad una quindicina. Il peso sui sopravvissuti, oltre che sullo Stato, non ha giustificazione. A quando il ‘memorandum’ con Banca d’Italia, da sempre il primo compito dei vertici di via del Voltone?
Università. Caduto il progetto (Università d’eccellenza) elaborato da Eco, ha preso a navigare a vista. A trent’anni non rilascia ancora diplomi di laurea. Come dire, non è maggiorenne. Auspichiamo da sempre che diventi il volano della cultura e dell’economia del Paese.
Il Paese ha bisogno di mantenere almeno la qualità attuale della sanità, nonostante l’impennata dei costi per la carenza di medici. Quanto alla pubblica istruzione, vanno investite anche le briciole affinché i giovani siano messi in grado di iscriversi in università di qualità anche d’oltralpe e d’oltreoceano, dopo una scuola secondaria superiore effettivamente obbligatoria per tutti. Quello sulla istruzione dei propri giovani – Finlandia docet – è l’investimento pubblico più redditizio e sicuro in un mondo in continua e rapidissima trasformazione