San Marino. Libera preoccupata per le lacerazioni del Tribunale

San Marino. Libera preoccupata per le lacerazioni del Tribunale

Libera: “Preoccupati per le lacerazioni. Maggioranza eterodiretta dai falchi”

ANTONIO FABBRI – Maggioranza con interessi particolari da difendere. Questo ciò che sostiene Libera a vedere le azioni messe in campo. “Il sospetto che questa maggioranza avesse interessi particolari da salvaguardare e da difendere, ci era già venuto nella scorsa finanziaria dall’esenzione per banche dalla patrimoniale, poi la legge retroattiva n. 1 del 2020, le tante consulenze agli amici degli amici. Lo spoil system, defenestrazione dei vertici di Cassa, per sostituirli con quelli più elastici e accondiscendenti che hanno ritirato la querela al segretario di Stato. Per finire con le azioni di responsabilità su Cis che si vogliono spostare tutte sotto il tappeto”, così Michele Muratori che, poi, sul tema giustizia passa la parola a Matteo Ciacci che assieme a Giuseppe Morganti e si è recato ieri dalla Reggenza per esprimere preoccupazione “Siamo andati dai Capi di Stato per esprimere le forti preoccupazioni sulle lacerazioni del Tribunale. La maggioranza anche nel programma elettorale parlava di giustizia, ma pensavamo parlasse di riforme strutturali, mai di interventi con la mannaia o come qualcuno usava dire, facendo terra da ceci. Questo sta avvenendo. Era comprensibile che a una defenestrazione con queste modalità seguisse una reazione che sta avvenendo sia nell’ambito di interventi e comunicati, sia istituzionalmente da parte togata. Veniamo attaccati sugli organi di stampa nazionali italiani, in un momento storico in cui dovremmo dare bella prova di noi. Di tutto questo il governo se ne frega altamente, l’importante è mettere a capo certe persone in Tribunale, è fondamentale agire per spostare i carichi di lavoro venti minuti dopo la nomina. Queste azioni generano delle reazioni e delle preoccupazioni. Siamo di fronte ad una politica incapace che difende solo interessi particolari; è il governo dei 44 che dopo 7 mesi lo ha dimostrato”. (…)

“Comprendiamo che la Reggenza si trova di fronte a scelte e decisioni non semplici – dice Giuseppe Morganti che ha espresso vicinanza ai Capi di Stato – c’è necessità oggettiva di fare dei passi indietro e di ripristinare un equilibrio. Abbiamo invece visto da governo e maggioranza azioni piuttosto violente e determinate, una reazione che rischia di compromettere il lavoro di un potere che dovrebbe avere il massimo dell’autonomia, rischia di interferire con lavoro di inchiesta e di giudizio. Sintomo ancora più grave è che a domande esplicite al segretario alla Giustizia, chiedendo se le azioni dei falchi, che io chiamerei più avvoltoi, si fermino a questo punto o debbano continuare, non abbiamo avuto risposta certa, e abbiamo avuto la netta sensazione che proseguiranno nella direzione già preconizzata”, di smantellare il Tribunale cacciando via anche dei giudici.

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino

Leggi l’articolo integrale di Antonio Fabbri pubblicato dopo le 21

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