Opposizioni sollevano un conflitto di attribuzioni verso la Reggenza
Due le azioni messe in campo ieri dall’opposizione dopo le innumerevoli forzature, e c’è chi sostiene atti illegittimi, fatte dalla maggioranza sul percorso che mira a destrutturare il tribunale, a cacciare i giudici scomodi e a ridurre al silenzio e all’assoggettamento gli altri. La prima azione è stata una lettera ai capi di Stato nella quale i commissari della Commissione Affari di Giustizia Nicola Renzi, Luca Boschi e Vladimiro Selva hanno chiesto il rinvio del Consiglio giudiziario plenario che era stato fissato per oggi. Richiesta di rinvio, come avevano anticipato il giorno precedente le forze politiche di opposizione, per approfondire la documentazione e valutare la carte fornite alla Commissione che proprio ieri si è riunita appunto per discutere dell’esposto disciplinare fatto dalla presidente di Bcsm, Catia Tomasetti, contro il commissario della legge Alberto Buriani, nei confronti del quale la maggioranza ha intenzione, proprio usando l’esposto proveniente da Via del Voltone, di attivare l’azione di sindacato verso il magistrato. (…)
Intanto, la richiesta di rinvio del Plenario è stata accolta e, quindi, la seduta convocata per oggi non ci sarà. I consiglieri di opposizione avevano infatti rilevato “una gestione delle tempistiche gravemente lesiva del diritto-dovere a formarsi opinioni consapevoli e meditate”, a fronte, appunto, della ingente documentazione fornita. Ma non è finita qui. Infatti è stata presentata anche una istanza per conflitto di attribuzioni nei confronti della Reggenza davanti ai Garanti. Motivo sarebbe l’avere impedito ai consiglieri membri del Consiglio giudiziario plenario di prendere visione dei verbali delle sedute, in particolare quella del 24 luglio scorso nella quale è stata decisa “in autotutela” la riabilitazione dell’ex magistrato dirigente Valeria Pierfelici. (…)
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino
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