Multe non pagate dagli automobilisti di San Marino, un ricorso al giudice di pace per contestarle

Multe non pagate dagli automobilisti di San Marino, un ricorso al giudice di pace per contestarle

La Serenissima. Sono da pagare le vecchie multe italiane in viaggio verso gli automobilisti del Titano?

ENRICO LAZZARI – Tre milioni di euro. A tanto ammonterebbe il “buco” nel bilancio del vicino comune di Coriano, determinato a multe elevate dal 2011 ad oggi ai danni di automobilisti sammarinesi e mai saldate. Stessa situazione anche per il bilancio del comune di Rimini. Così, oggi, le due amministrazioni comunali hanno deciso di correre ai ripari e avrebbero inviato – o starebbero per inviare – attraverso il preposto ente di riscossione, una “camionata” di cartelle esattoriali a cittadini e residenti sammarinesi. Ma queste cartelle vanno pagate? Lo abbiamo chiesto all’avv. Stefano Pagliai, esperto, oltre che di giurisprudenza sammarinese, anche di quella italiana. Infatti, in questa vicenda le due legislazioni si incrociano… (…)

Ma esiste un lasso di tempo in cui questa contestazione italiana deve essere notificata al trasgressore sammarinese… “Certo, il termine per procedere alla notifica, ai sensi dell’art. 201 del Codice della strada, è di 360 giorni. Quello della notifica non è solo un profilo formale: dalla notifica della contestazione scattano infatti i termini, per l’interessato, per presentare opposizione al giudice di pace o al prefetto del luogo in cui la contestazione è stata rilevata. Inoltre, la notifica, ai sensi della Convenzione di Strasburgo del 1977, deve essere effettuata non semplicemente per posta, ma attraverso l’autorità centrale dello stato di residenza del contravventore, nel caso di San Marino da parte del Tribunale”. (…)

In tal caso cosa deve fare il cittadino sammarinese? “Deve inviare una contestazione al giudice di pace italiano o, eventualmente, ma lo sconsiglio perché la percentuale di rigetto di questi ricorsi è molto alta, al prefetto del territorio di competenza dell’ente notificatore”.

…E come si fa? “Il ricorso al prefetto può essere fatto in maniera molto semplice e al solo costo di una raccomandata direttamente dal cittadino evidenziando e documentando il non rispetto dei termini di notifica. È consigliato, però, fare un ricorso al giudice di pace. In tal caso serve rivolgersi ad avvocato ma il costo non è eccessivo per simili pratiche”. (…)

Articolo tratto da La Serenissima

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