NQ Rimini San Marino: I programmi elettorali commentati da Pier Roberto De Biagi. Movimento Rete

NQ Rimini San Marino: I programmi elettorali commentati da Pier Roberto De Biagi. Movimento Rete

NQ Rimini San Marino (www.nqnews.it)

I programmi dei partiti (2) – Movimento Rete (15 candidati anche
giovanissimi) punta su trasparenza, tassa sui beni di lusso e ridimensionamento
Pa

 I segretari di Stato dovranno documentare ogni incontro per evitare
forme clientelari

Pier Roberto De Biagi 

 SAN MARINO – Sono 17 i temi con cui il Movimento
Rete – 15 candidati, dei quali 9 donne
– si sottoporrà al giudizio degli elettori.
La priorità riguarda “la trasparenza delle
persone e degli eventuali incarichi, con la
pubblicazione di ogni attività politica e il divieto
di collaborazione con qualsiasi ente
privato irregolare. Chiunque – aggiunge Rete
– ricoprirà la carica di Segretario di Stato
dovrà documentare ogni suo incontro con
la cittadinanza tenuto presso la Segreteria e
renderlo pubblico al fine di evitare forme
clientelari”. Ma soprattutto “non potrà candidarsi
chiunque abbia subito condanne,
anche in via non definitiva, per reati di collusione,
malversazione, evasione fiscale,
frode, corruzione, bancarotta fraudolenta,
truffa o qualsiasi altro reato legato ad irregolarità
amministrative”. Chiarito poi che è
lo Stato a “garantire equamente i servizi indispensabili
alla cittadinanza, esso non deve
favorire la nascita di servizi privati e può finanziarli
solo finché ne è sprovvisto”. Per
Rete inoltre “i beni di lusso devono essere
tassati al fine di aiutare coloro che non dispongono
nemmeno dei beni di prima necessità”.
In tema di lavoro si punta “all’ecosostenibilità
per i nuovi modelli di impresa
e alla diminuzione o all’eliminazione dell’impatto
inquinante”. Mentre “la pubblica
amministrazione dovrà essere ridimensionata
non con tagli del personale, bensì con
l’eliminazione di ogni indennità e altri accessori,
con la riduzione delle spese mediante
mobilità interna e contenimento degli
sprechi”. Oltre a ciò, “per la trasparenza e
per evitare il clientelismo, le gare d’appalto
saranno pubbliche e le assunzioni avverranno
solo tramite l’ufficio del lavoro. Sarà debellato
il lavoro interinale e il lavoro nero
verrà severamente punito”. All’esatto contrario
di 3.0, il Movimento di Matteo Zeppa
invoca “il divieto di realizzazione di un inceneritore
in Repubblica”, per tendere invece
“allo smaltimento del 50% dei rifiuti differenziati
entro il 2015”. Per migliorare la
qualità della vita, una delle proposte è quella
di “bloccare le concessioni di permessi per
costruire nuovi edifici finché il numero di
abitazioni inabitate e/o sfitte non sarà inferiore
a 500 e i capannoni vuoti inferiori a
100”. Sul piano della legalità, infine, Rete
presuppone “la massima indipendenza della
Magistratura; l’esclusione di sanatorie o
condoni per chi abbia intessuto legami con
la malavita; la confisca dei beni immobili o
mobili di chi verrà riconosciuto colpevole di
favoreggiamento o altro reato connesso alla
malavita organizzata; l’inserimento nell’ordinamento
giudiziario del reato di associazione
mafiosa e/o malavitosa, perseguendo
anche con il carcere duro i colpevoli”.

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