Nuovo incontro per il progetto ‘Banca della Vita’

Nuovo incontro per il progetto ‘Banca della Vita’

Martedì 19 agosto è avvenuto un nuovo incontro per il progetto banca della vita, che si avvia velocemente a cominciare le proprie attività.

Presenti gli ideatori del progetto, assieme ai tecnici Alberto Olivucci (Cooperativa Semi rurali), Pier Paolo Dal Monte (Movimento Decrescita Felice) e in collegamento da Parma Giovanni Leoni (Agrivillaggio, MDF).

Per la parte sammarinese presenti UGRAA, Consorzio Terra di San Marino, e i Presidenti delle cooperative agricole e degli allevatori.

Si è registrata una piena condivisione degli obiettivi del progetto (tutela della biodiversità, autoproduzione di semi autoctoni, coltivazione in biologico) e grande disponibilità da parte degli operatori sammarinesi.

Oltre al terreno che banca della vita gestirà autonomamente, per produrre ortaggi e frutti oltre ai semi, si è iniziato a discutere della possibilità, da parte degli agricoltori sammarinesi, di mettere a disposizione altri terreni per sperimentare da subito la coltivazione con metodo biologico di piccoli appezzamenti con tipologie di grani antichi.

Ora rimane da formalizzare banca della vita, e dare inizio alle attività, che vedranno la collaborazione di numerosi tecnici e appassionati che in questi mesi si sono messi in contatto con noi.

Assieme alla Segreteria di Stato per il Territorio stiamo verificando quale sia la forma giuridica migliore per garantire a banca della vita autonomia e accesso ai benefici previsti per l’agricoltura.

In concomitanza, stiamo lavorando ad una formulazione che renda applicabile a San Marino la legge quadro sul seme, su cui hanno lavorato grandi personalità quali Salvatore Ceccarelli, Vandana Shiva, Maria Grazia Mammuccini e Giannozzo Pucci (Navdanya International), tutti coinvolti nel progetto banca della vita.

Si sta realizzando una grande opportunità per il paese: quella di fare di San Marino una meta di turismo del benessere vero, incentrato su una produzione totalmente biologica, motivo per cui siamo al lavoro anche per favorire uno sbocco diretto dal produttore al consumatore.

Se riusciremo nel progetto i vantaggi per il paese saranno molteplici: miglioramento dei prodotti alimentari e delle loro qualità nutraceutiche, miglioramento della qualità dell’aria e delle falde acquifere, promozione gratuita del modello San Marino a livello internazionale (grazie agli enti internazionali coinvolti nel progetto), miglioramento del contributo dell’agricoltura al PIL sammarinese, miglioramento delle condizioni di lavoro degli agricoltori.

Sono solo alcuni dei vantaggi, a cui vanno aggiunti i percorsi formativi, i convegni, l’individuazione di San Marino quale sede internazionale di tutela del territorio e della biodiversità, tornando a essere a tutti gli effetti terra della libertà.

Vi terremo aggiornati su ogni novità!

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