Obama una politica densa di passione per il cambiamento

Obama una politica densa di passione per il cambiamento

Obama ha vinto! Abbiamo incrociato le dita fino alle 4 del mattino.
Poi la valanga di voti per il cambiamento si è materializzata in tutta la sua potenza, in tutta la sua gioia e un sorriso è esploso sui volti dell’umanità.

Ci siamo liberati dal gioco dei pregiudizi, dall’oppressione del liberismo: l’ideologia che ha teorizzato la schiavitù dei più deboli attraverso il peso del debito.

Obama ha fatto sognare l’America ed il mondo intero parlando della necessità di ritrovare un ruolo forte dello Stato, di sanità pubblica, di istruzione pubblica, di infrastrutture, di nuove regole per la finanza, di diritti civili e ha unito un popolo stimolandolo con grandi suggestioni nella direzione del cambiamento di un mondo migliore senza guerre senza domini, ma ponendo al centro delle relazioni internazionali il multilateralismo.

Le infinite ed ordinate code ai seggi per votare hanno fatto venire la pelle d’oca e le lacrime agli occhi a chi non ne poteva più della arroganza dei teo-con dell’imbarbarimento della vita civile, della paura e del terrore come strumento di controllo di massa.
Basta! Abbiamo bisogno di sognare per affrontare le durissime sfide che si prefigurano all’orizzonte, dalla crisi economica, alle emergenze ambientali, idriche ed energetiche.

Da questa splendida e soleggiata mattina del 5 novembre abbiamo un motivo per sorridere e per riconciliarci con il prossimo e con il diverso che fino ad ieri abbiamo visto come il nostro nemico.
Un ultima considerazione va sulla meravigliosa capacità degli Stati Uniti di America di rinnovarsi e di ritrovare il loro spirito di nazione fondamentale per gli equilibri mondiali.
Il Raffronto con la nostra realtà è abbastanza deprimente, in Italia sono 14 anni che si sfidano sempre quelle rispettabili persone anziane di Prodi e Berlusconi, a San Marino sono 22 anni che si sfidano Gatti e Stolfi.
Avremmo bisogno di sognare anche noi, avremmo bisogno di credere in un Giovane credibile capace di appassionare la nostra cittadinanza e di aiutarla a ritrovare quel sorriso perso da molto tempo.

Avremmo bisogno che anche da noi la politica puntasse sui giovani sulla freschezza sulle nuove idee e non solo sulla conquista di un potere che senza partecipazione perde tutta la sua efficacia.
Il 9 novembre i cittadini, soprattutto quelli residenti hanno una grande occasione di cambiamento, noi non abbiamo il nostro Obama, ma un segnale per il rinnovamento è necessario.
Noi, persone di Sinistra Unita sappiamo che anche dal popolo sammarinese arriverà un forte segnale di cambiamento.

Sinistra Unita

San Marino 5 novembre 2008

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