ODCEC: soddisfazione e fiducia per la ratifica della convenzione con l’Italia

ODCEC: soddisfazione e fiducia per la ratifica della convenzione con l’Italia

COMUNICATO

 

Il Consiglio
dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili desidera
esprimere soddisfazione per la ratifica della Convenzione contro le doppie
imposizioni da parte del Parlamento italiano.

Finalmente vengono
coronati gli sforzi di un intero Paese di vedersi riconosciuti l’impegno
profuso e il percorso compiuto verso la trasparenza e l’adeguamento agli
standard internazionali.

Anche se qualcuno ha
già tentato di accaparrarsi da solo l’intero merito, questo va invece distribuito
tra tutti coloro che a vari livelli della politica, dell’economia e degli
uffici hanno lavorato, facendo ognuno la sua parte, per il raggiungimento
dell’obiettivo.

E tra questi tutti
quei commercialisti, ma in generale quei professionisti che hanno fatto la loro
parte, sia collaborando alla stesura di leggi, partecipando agli incontri con
gli organismi internazionali e facendo gli “sceriffi” nell’ingrato ed oneroso
compito di vigilare in ossequio alle norme e alle istruzioni di Banca Centrale
e dell’AIF.

Ma tutto ciò sarebbe
stato pressoché vano se non ci fossero stati quegli “amici di San Marino” che
hanno letteralmente pressato e convinto il Governo ed il Parlamento italiani alla
ratifica della convenzione: certamente tra questi diversi parlamentari italiani,
ma indubbiamente per primo l’Ambasciatore d’Italia a San Marino, Barbara
Bregato, che in silenzio e senza clamore ha dato quella spinta determinante,
che finora era mancata.

Nessuno si illude
che la ratifica possa da sola risolvere i problemi di San Marino e dei suoi
rapporti con l’Italia, ma sicuramente rappresenta un fatto importante e
decisivo. Ora, dopo lo scambio degli strumenti, l’atto più atteso dai
sammarinesi è rappresentato da quel decreto ministeriale del Tesoro che finalmente
toglierà San Marino dalla black-list del Decreto Incentivi; atto che darà
sicuramente ossigeno e fiducia all’economia sammarinese e che ci permetterà di
presentare finalmente all’esterno un Sistema Paese dall’immagine più normale e
spendibile.

Solo allora potremo dire
che si è invertita la tendenza e che San Marino potrà iniziare la ricostruzione
del suo Sistema economico in regime di trasparenza, finalmente lanciato verso
l’internazionalizzazione.

Per tale motivo il
Consiglio dell’Ordine rinnova l’appello alla politica di impegnarsi senza
risparmio per un veloce conseguimento dell’uscita dalla black-list, ma anche di
accelerare nelle riforme per ammodernare il Paese e lo Stato e rendere San
Marino più appetibile agli investimenti esterni.

 

Nel contempo il
Consiglio dell’Ordine è preoccupato per le recenti esternazioni dei colleghi
avvocati e notai che chiedono maggiore riflessione nel recepimento di standard
internazionali nel codice penale ed in genere nel nostro ordinamento giuridico,
riservando invece la dovuta attenzione alla tutela dei diritti delle persone e preservando
altresì principi e norme conquistate nel tempo.

Già da tempo i
commercialisti si rivolgono alle autorità politiche e di vigilanza, chiedendo
condivisione e collaborazione nell’introduzione di norme e istruzioni sia in
materia di antiriciclaggio che di controllo delle attività economiche. C’è
infatti un proliferare di leggi e circolari che vanno a cumularsi nel breve
periodo, creando problemi interpretativi ed applicativi, ma anche nuovi adempimenti
onerosi: questo dà origine a una diffusa incertezza, ma anche a un crescente
rischio di sanzioni, con conseguenze potenzialmente disastrose per i
professionisti (cfr.soggetto inidoneo).

Ad oggi in capo ai
professionisti sono previsti tali e tanti adempimenti ed obblighi di vigilanza
e controllo, che non sono propri della sola libera professione, bensì più di
competenza di uffici ed organi dello Stato: occorrerebbe quindi riequilibrare
la situazione, a cominciare dal sistema sanzionatorio così penalizzante e poco
garantista nel suo funzionamento attuale.

 

Ordine dei Dottori
Commercialisti e degli Esperti Contabili RSM – Ufficio Stampa – 15/07/2013

 

 

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