Oggi a San Marino Festa dell’Arengo, umiliata dai governanti di turno

Oggi a San Marino Festa dell’Arengo, umiliata dai governanti di turno

Il 25
marzo 1906
l’Assemblea dei Capi famiglia (Arengo) modifica la norma dello
Statuto sulla nomina dei consiglieri: non più per cooptazione dai consiglieri
già in carica, ma per elezione dei Capi famiglia stessi.

Nasce così sul
Titano la democrazia rappresentativa.

La democrazia rappresentativa è arrivata molto tardi a San
Marino rispetto ad altri paesi. È arrivata grazie a uomini
come Pietro Franciosi. Franciosi ne ha guidato la introduzione non, come
altrove, sulla base dei principi della rivoluzione francese, ma come ritorno
alle origini, cioè alle antiche democrazie comunali. E proprio perché aveva come
riferimento le democrazie comunali, Franciosi considerò la democrazia
rappresentativa solo il primo passo di una riforma più generale che doveva
portare alla democrazia diretta, attraverso l’istituto del referendum,
applicato, almeno, con la frequenza della Svizzera.

Il referendum alla Svizzera avrebbe dovuto essere il mezzo per
tenere costantemente a bada i politici, anziché giudicarli solo ogni cinque
anni.

Invece i politici sammarinesi, quando sono al governo,  provano solo fastidio per il referendum. 

Anche i governanti attuali.

Anzi, l’istituto referendario  non è mai stato umiliato e  bistrattato come in questi ultimi mesi.

Il contorsionismo mentale cui i governanti  attuali hanno fatto ricorso nella loro supponente strafottenza  per bloccare il referendum sull’adesione all’Europa, non ha uguali nella storia  referendaria sammarinese.

L’aver scelto, invece, la data della votazione referendaria,  in modo da sfavorire la partecipazione degli elettori, effettivamente, sì,  ha  – non onorifici – precedenti.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy