Un evento mediatico senza precedenti l’accensione oggi al Cern di Ginevra, in diretta dalle 9 alle 11, dell’Lhc (Large Hadron Collider), Il più potente acceleratore di particelle finora costruito
Ad assistervi ‘ non ci saranno solo specialisti e giornalisti da ogni parte del mondo: per la prima volta forse nel settore della disciplina della fisica delle alte energie, l’evento sarà seguito anche da semplici appassionati, realizzando quello che si prospetta essere un evento divulgativo senza precedenti. ‘. Vi hanno concorso 20 paesi europei e gli Stati Uniti, sotto la direzione di scienziati fra i più illustri al mondo, uno dei quali cittadino della Repubblica di San Marino:
il prof. Luciano Maiani, ora Presidente del Cnr.
Si tratta di una partecipazione corale che rappresenta al meglio la cultura che nei secoli si è sviluppata nel cuore dell’Europa Occidentale per una serie di fortunate circostanze.
Il diffondersi della religione giudaico-cristiana (con la divinità separata dalle cose) ha fatto cadere la preoccupazione propria dell’antico paganesimo di compiere un sacrilegio indagando sulla natura. Indagare la natura col cristianesimo è diventato un motivo per celebrare la grandezza di Dio, portando allo scoperto le leggi che, appunto, Dio vi ha messo per regolarla.
Questa tensione ad indagare per scoprire le leggi della natura ha subito una accelerazione quando, attorno al Seicento, ci si è potuti avvalere – ed in risonanza – di due mezzi potentissimi: la logica nata in Grecia utilizzando al meglio le potenzialità di esprimere tutte le parole con pochissimi segni (cioè l’alfabeto frutto della civiltà mediterranea) ed il sistema di calcolo, arrivato in Europa dalle civiltà orientali, basato sulla rappresentazione di tutti i numeri con solo dieci segni, che ne ha consentito la meccanizzazione.
Questi due mezzi in mano a uomini di enorme fede e cultura quali Galileo, Newton, Cartesio, Leibniz, nel contesto di una religione come quella cristiana che, dando un inizio alla storia, crea una prospettiva di progresso, ha portato alla riduzione della fatica del lavoro fisico, di cui tutti usufruiamo, ed al potenziamento della capacità di elaborazione delle conoscenze, di cui gli esperimenti di Ginevra sono un ultimo entusiasmante esempio.
Quanto a certe preoccupazioni, bastano le assicurazioni ferme e chiare del prof. Luciano Maiani.