Opposizione scatenata contro il Governo per Bcs. Agenzia Dire Torre1

Opposizione scatenata contro il Governo per Bcs. Agenzia Dire Torre1

 BANCHE. BCS, OPPOSIZIONE: SISTEMA GUIDATO DA LOBBY ROMANA

‘O VALENTINI CI HA TENUTO ALL’OSCURO, O NON SAPEVA. GRAVISSIMO’ 

Parla con accento romano e non romagnolo il sistema bancario sammarinese. E’ la dura accusa che lancia alla stampa l’intera opposizione, all’indomani del commissariamento, il terzo quest’anno, di un istituto di credito del Titano, la Banca commerciale sammarinese. E a tre giorni dal riferimento “farsa” in Consiglio grande e generale del segretario di Stato per le Finanze, Pasquale Valentini, e dal via libera al decreto sul Credito sammarinese. Un riferimento superato dai fatti, attaccano i quattro partiti di minoranza che ieri sera hanno incontrato la Reggenza per chiedere al piu’ presto un Consiglio grande e generale straordinario per un riferimento politico e tecnico sulla questione.

    “Chi comanda il sistema bancario-finanziario e’ una lobby romana, che parla in romano, ma non parla con le istituzioni romane. E che ha dei terminali nelle sedi istituzionali sammarinesi in grado di favorire scelte in settori strategici.
 Cosi’ si lede la dignita’ del Consiglio, del governo e della segreteria di Stato per le Finanze. Occorre chiarire chi fornisce gli indirizzi politici”. A lanciare la bordata e’ il capogruppo dell’Unione per la Repubblica Giovanni Lonfernini. E subito rincara la dose il segretario del Partito socialista riformista sammarinese, Simone Celli: “O Valentini sapeva- afferma- e ha omesso nel suo riferimento elementi importantissimi, dato che il decreto approvato vale per tutto il comparto; oppure non sapeva e sarebbe ancora piu’ grave”. Sarebbe infatti la dimostrazione che “la politica ha abdicato dal suo ruolo di governance, appaltando e commissariando il sistema a una lobby romana, che non interagisce con le istituzioni italiane e qua sul Titano mette in liquidazione il settore”. I consiglieri di opposizione si sentono presi in giro e difendono il ruolo del Consiglio grande e generale: “La situazione- dicono in coro- fa molta rabbia, e’ inaccettabile e imbarazzante per la dignita’ del Parlamento, che viene ridicolizzato”. Non viene pero’ critica la scelta dell’autorita’ di vigilanza. Anche se, entra nel merito il capogruppo del Partito dei socialisti e dei democratici, Claudio Felici, “si ricorre a un piglio liquidatorio piuttosto che di sostegno a un comparto che va consolidato e rilanciato”. Cosi’ “prima di difendere Banca centrale occorre fare chiarezza al suo interno: ci sono presenze che non sono certo gemme del sistema bancario, che parlano di Roma quando dovrebbero parlare con Roma”. Senza tralasciare che “i colpi a ripetizione creano effetti pericolosi verso l’esterno”.     Insomma la preoccupazione nell’opposizione e’ grande, colpa di “un governo che non controlla la situazione e si lascia trascinare”, sottolinea Ivan Foschi di Sinistra unita, mentre la collega Francesca Michelotti teme “una deriva autoritaria: l’opposizione non deve sapere oppure la maggioranza e’ malata di inconsapevolezza? Il salvataggio del Cs costa allo Stato 40 milioni di euro, con un bilancio gia’ in sofferenza, questo quando costera’?”. Domande a cui Valentini dovrebbe rispondere lunedi’ durante un incontro con tutti i capigruppo.

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