Commissione del Commercio

Commissione del Commercio

commissione del commercio

Nominata nella seduta del Consiglio Grande e Generale del 16 gennaio 2013

E’ prevista dall’articolo 59 della Legge 26 luglio 2010 n.130. 

La Commissione del Commercio è nominata dal Consiglio Grande e Generale ed è così composta: 

a) dal Segretario di Stato per l’Industria, l’Artigianato e il Commercio, che la presiede; 

b) da cinque membri designati dal Consiglio Grande e Generale in forma proporzionale ai Gruppi Consiliari: Adriano Mularoni (PDCS NS), Marco Galassi (PDCS NS), Daniele Stefanelli (PSD), Lorenzo Amadori (PS), Nicola Selva (UPR in accordo con SU); 

c) da un membro designato da ciascuna Associazione di Categoria del settore commercio legalmente riconosciuta: Piero Marino Venerucci (O.S.L.A), Maurizio Podeschi (U.S.O.T.), Giorgia Gasperoni (U.S.C.); 

d) da un membro designato da ciascuna Associazione dei Consumatori legalmente riconosciuta: Augusto Gatti (A.S.D.I.C.O – C.D.L.S.), Donatella Olga Zanotti (A.S.C. – C.S.d.L.). 

Alle sedute della Commissione del Commercio partecipa, con parere consultivo, il Dirigente dell’Ufficio Industria, Artigianato e Commercio oppure un funzionario da questi delegato. 

La Commissione dura in carica sino al termine della legislatura e resta comunque in funzione sino al momento in cui non venga rinnovata. 

In caso di parità prevale il voto del Presidente. 

Ai membri effettivi, con diritto di voto, è riconosciuto, per la partecipazione alle singole sedute, un emolumento economico la cui entità verrà stabilita dal Congresso di Stato. 

Alla Commissione del Commercio sono demandati i seguenti compiti: 

a) autorizzare le licenze commerciali, autorizzare le modifiche delle stesse nonché deliberare le autorizzazioni amministrative secondo le modalità e le procedure della legge ed entro i termini indicati dall’articolo 62 della Legge 26 luglio 2010 n.130; 

b) emanare i regolamenti applicativi ad essa demandati; 

c) revocare le licenze commerciali; 

d) attestare la validità, in caso di controversia, dei corsi e dei titoli di studio richiesti per l’esercizio del commercio di particolari tipologie merceologiche; 

e) formulare la proposta di decreto delegato di cui all’articolo 22 della Legge 26 luglio 2010 n.130 e provvedere a quanto demandatole esplicitamente dalla legge. 

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