Ancora una volta San Marino è stato al centro dell’attenzione di “striscia la notizia”. E questa volta non per le vicende legate al sistema bancario e finanziario o ad attività imprenditoriali o al mancato o difficile rapporto con l’Italia o per la permanenza nella black-list, ma per le sorti di una attività presente sul nostro territorio, e mi riferisco al Reptilarium, che da ventisette anni dà l’opportunità ai tanti visitatori, ma anche ai giovani e meno giovani di osservare le tante e diverse specie di animali presenti. In questi anni ci siamo abituati oramai alle visite della trasmissione “striscia la notizia”, che oramai riteniamo parte integrante del nostro territorio ed alla quale dobbiamo riconoscere la grande sensibilità verso gli animali.
Come sottolinea lo stesso proprietario Lanzarini, il Reptilarium è una struttura privata, gestita con passione e dedizione verso gli animali, che sono stati al centro dell’attenzione in tutti questi anni. Purtroppo anche questa attività è stata raggiunta dalla grande crisi che ha colpito il nostro Paese e vorrei aggiungere anche dall’inefficienza della azione politica ed economica in questi anni. Eppure è stata negli anni una grande attrattiva per tanti turisti ed appassionati.
La mia entrata in campo vuol essere anche una riflessione sull’attuale momento di grande difficoltà della nostra economia, che si riflette in maniera pesante sul mondo delle imprese, con riflesso negativo nel campo occupazionale.
Desidero comunque rimanere sul pezzo e cioè cercare di comprendere i motivi, non tanto e solo dell’insensibilità verso questi animali, ma l’oscuramento, il silenzio, l’indifferenza verso quelle attività che da tempo si trovano in difficoltà e fra queste la struttura del Reptilarium.
Con dignità, ma credo con altrettanto sconforto e rammarico Lanzarini ha chiesto una mano al mondo esterno, dopo averla chiesta alle nostre istituzioni, cercando l’aiuto di privati e nello stesso tempo di “striscia la notizia”, che sicuramente attraverso i suoi canali ed i suoi contatti non avrà difficoltà a trovare una nuova famiglia per questi splendidi e rari esemplari.
Un intervento in favore del Reptilarium, che in questi mesi ha avuto il grande apporto dell’A.P.A.S., non è semplicemente una vicinanza ai nostri amici animali, che tuteliamo per legge, ma a volte li dimentichiamo, ma è un forte contributo per le nostre imprese, che da alcuni anni invece hanno dovuto chiudere la propria attività o trasferirla. Lasciare che questa collezione o addirittura semplicemente che questi esemplari varchino il confine, significa non lottare per la sopravvivenza e per mantenere ben salde le attività sul nostro territorio. Ieri la sorte ha toccato diverse aziende, oggi questa ed altre, domani chissà. Speriamo di non svendere anche le nostre Torri, simboli della forza di un piccolo Stato come il nostro, da sempre portatore di pace, di solidarietà e di libertà.
Paride Andreoli