Elezioni
politiche 11 novembre 2012
SAN
MARINO BENE COMUNE
Partito
Democratico Cristiano Sammarinese – Noi Sammarinesi
Partito
dei Socialisti e dei Democratici
Alleanza
Popolare
Programma
di Governo
per
la XXVIII legislatura
1.
Un nuovo patto sociale per un’identità condivisa
La
Coalizione San Marino bene comune, formata dalle liste del Partito Democratico
Cristiano Sammarinese – Noi Sammarinesi (PDCS – NS), del Partito dei Socialisti
e dei Democratici (PSD) e di Alleanza Popolare (AP), nasce per costruire una
prospettiva condivisa e assunta come impegno strategico e fondativo per un
nuovo corso politico, sociale, culturale ed economico.
Le
forze politiche della coalizione, espressioni di storie ed identità diverse, sono
consapevoli della straordinarietà del momento che la Repubblica di San Marino
sta attraversando e si impegnano ad operare da ciò che unisce piuttosto che
privilegiare ciò che divide. PDCS-NS, PSD ed AP, nel formare la Coalizione San Marino bene comune, sono determinati ad assumersi di fronte ai
cittadini la sfida del presente per sostenere il Paese in un cammino che apra
nuove prospettive di concordia, di sviluppo e di benessere.
La
condizione attuale impone speciali responsabilità e, prima di tutto, richiede
la capacità di interpretare le aspettative dei
cittadini ed indicare un percorso verso un nuovo assetto del sistema economico
e finanziario compatibile con le regole che si vengono affermando attorno a noi
pur nella salvaguardia delle specificità con esse compatibili; tale percorso
implica anche politiche di contrasto verso quei gruppi d’interesse che poco
riguardo hanno avuto ed hanno per la comunità e che tanti danni hanno recato
alla Repubblica.
Questo
cammino comporta una forte intesa fra le principali rappresentanze della comunità sammarinese e
rende indispensabile il coinvolgimento delle diverse compagini sociali per lo
stabilimento di un patto di responsabilità ampio e condiviso, anche oltre i
soli confini delle forze politiche.
Uno Stato, per quanto piccolo, non può essere ridotto a
comunità di
interessi ma deve fondarsi su un solido
sentimento di appartenenza. La forza e la legittimazione della politica risiedono nella capacità di rispettare, alimentare e
rinnovare le ragioni della storia della comunità nella
convinzione che un
nuovo inizio è possibile.
Questa
prospettiva si fonda sulla scelta di elementi di sistema capaci di generare le risorse necessarie a sostenere standard di vita adeguati, in
uno stato moderno ed evoluto e che, attualmente, sono minacciati dalla crisi
esterna e dalla crisi interna.
Il
complesso delle iniziative strategiche del programma elettorale darà luogo ad
un progetto pluriennale, quale risultato di un tavolo di confronto fra esecutivo, forze sociali ed economiche,
sotto l’egida del Consiglio Grande e Generale.
2.
Le relazioni internazionali
La nuova realtà internazionale e delle relazioni fra Stati
pone, anche ad un piccolo territorio indipendente, problemi nuovi ed impone
nuovi comportamenti richiedendo la ricerca di un aggiornamento nella nostra
collocazione internazionale.
Il fulcro di questa politica è nella costruzione di un
sistema di accordi internazionali orientati a realizzare una nuova
legittimazione nel quadro delle
istituzioni europee e sovranazionali in genere, consapevoli che tutte le
relazioni, culturali, commerciali e finanziarie dovranno essere improntate alla
collaborazione internazionale, alla trasparenza ed alla compatibilità con le
regole dell’area di cui facciamo parte.
Pertanto, proseguirà l’azione di stipula degli accordi
contro le doppie imposizioni fiscali, imprescindibili per favorire gli
investimenti stranieri in territorio e, ove utile, degli accordi per la
protezione e promozione degli investimenti.
La presenza ed il prestigio internazionale sono, per San
Marino, sempre più importanti. Va, dunque, confermato e rafforzato l’impegno
nelle Organizzazioni internazionali di cui la Repubblica fa parte. Occorre,
inoltre, proseguire il dialogo avviato con i piccoli Stati d’Europa sui temi di
comune interesse.
Il ruolo dei nostri rappresentanti diplomatici e consolari
appare, in tale contesto, sempre più rilevante perché, per tanti, essi sono
spessoil primo contatto con la Repubblica. Quanto ai diplomatici di carriera,
la legge va aggiornata al fine di regolamentare in maniera più definita ed
attuale i requisiti e le modalità di accesso, il conferimento e la durata degli
incarichi, la formazione permanente.
Il rapporto bilaterale con l’Italia è prioritario. Per
questa ragione, l’entrata in vigore dell’Accordo di Cooperazione economica,
dell’Accordo di Collaborazione in materia finanziaria e dell’Accordo contro le
doppie imposizioni fiscali, strumenti su cui si baserà il sistema delle
relazioni bilaterali nel prossimo futuro, sono la premessa per l’uscita dalla
black list.
L’Unione Europea ci avvolge ma non ci protegge ed a questa
condizione deve corrispondere una politica di integrazione nella nuova realtà
politica, economica ed istituzionale.
La Coalizione San
Marino bene comune è impegnata a intensificare il negoziato con le
istituzioni dell’Unione Europea che comprenda i temi del ruolo politico e della
cittadinanza europea, della possibilità di aderire ai programmi di formazione e
finanziamenti europei, dell’accettazione negoziata delle quattro libertà e del
relativo acquis, compatibilmente con le realistiche difficoltà di un piccolo
Stato come San Marino in un ambito di soddisfacente integrazione europea. In
assenza di risultati significativi, verrà avviato il percorso di adesione
all’Unione Europea di cui all’articolo 49 del Trattato di Lisbona.
In ogni caso, la coalizione, vista l’imminente
celebrazione del referendum, si impegna a dare seguito, in modo puntuale e
sollecito, alla volontà espressa dai cittadini.
Fino alla definizione del nuovo quadro giuridico è utile
lavorare per dare piena attuazione all’Accordo di Cooperazione e Unione
Doganale, in essere con l’Unione Europea.
Occorre utilizzare le opportunità offerte dall’entrata in
vigore del Protocollo per
l’utilizzo dell’aeroporto internazionale Rimini-San Marino per sostenere e potenziare
l’economia del territorio, anche attraverso lo sviluppo dell’aviazione generale
business e del trasporto merci, per consolidare i rapporti istituzionali con
altri paesi e per sviluppare accordi commerciali in ambito internazionale
rilanciando l’immagine della Repubblica.
3.
La Legalità, la Giustizia, la Sicurezza
Le
recenti vicende che hanno riguardato San Marino, l’affacciarsi della
criminalità organizzata ed il danno reputazionale subito, rafforzano nella Coalizione la determinazione di
investire nella sicurezza. Una moderna economia che mira allo sviluppo deve
essere competitiva anche nel livello di sicurezza che è in grado di offrire ai
cittadini ed agli operatori economici che intendono insediarvisi. La legalità e
la certezza del diritto sono obbiettivi da raggiungere attraverso costanti
politiche di prevenzione e, se necessario, di certezza delle pene.
Sicurezza,
legalità e contrasto della corruzione sono requisiti indispensabili sui quali
la coalizione intende investire, per mirare ad obbiettivi di massima qualità di
civile convivenza. Lo strumento cardine per
il raggiungimento di questi obiettivi sono il Tribunale e le Forze di Polizia.
In questo ambito, saranno essenziali rapporti ed accordi di collaborazione con
le amministrazioni ed i Ministeri competenti della Repubblica italiana e a
livello internazionale.
I
recenti interventi sull’organico del Tribunale e sull’Ordinamento Giuridico
vanno implementati, adeguando i sistemi processuali, ormai obsoleti,
all’evoluzione della società, dell’economia
e dei loro fenomeni distorsivi.
Giustizia
Nel
settore della Giustizia, gli interventi che vanno posti in essere sono
diversi, a breve ed a medio termine, partendo dal maggiore ricorso agli
strumenti informatici. In particolare:
a) a breve termine, e quindi nella prima
fase della legislatura, si procederà allo snellimento delle regole di procedura
civile, all’introduzione di procedure informatiche ed interventi per abbreviare
i tempi di decisione delle liti (semplificazione dei termini processuali e di
pronuncia delle sentenze, vaglio preventivo di ammissibilità dell’appello,
ampliamento dei casi nei quali è possibile concedere la provvisoria esecuzione
delle sentenze) mentre, nel settore penale, si semplificheranno le procedure di
decisione delle fattispecie di reato meno gravi (attraverso l’ampliamento della
casistica in cui il Giudice può decidere le liti con decreto penale, il
processo per direttissima nei casi di flagranza di reato, introduzione di riti
alternativi), al fine di liberare risorse per giungere a rapide decisioni sulle
fattispecie di reato più gravi, laboriose e complesse;
b)
a
medio termine è necessario dotare la Repubblica di San Marino di un nuovo
codice di procedura penale, rispettoso delle garanzie costituzionali, che miri
ad una maggiore celerità dei processi. Inoltre, l’evoluzione dell’economia,
della finanza e dei moderni mezzi di comunicazione sociale rende importante un
aggiornamento delle condotte punibili penalmente.
La
ricerca di una maggiore efficienza ed il
potenziamento del settore Giustizia passa anche attraverso lo sviluppo di
specializzazioni e professionalità dei Magistrati, per rendere sempre più
efficace il contrasto dei fenomeni particolarmente complessi, quali le
infiltrazioni malavitose ed i reati finanziari.
Ordinamento Giuridico
La
proliferazione normativa di questi anni rende necessaria una fase di riordino
delle leggi, finalizzata all’adozione di testi
unici per singole materie, tradotti anche in altre lingue quando attinenti a
materie economiche. La conoscibilità delle norme per il comune cittadino non è
solo un dovere ma anche un diritto e può divenire una risorsa per lo Stato
quando consente ad operatori economici di altri paesi di valutare le norme del
sistema economico in cui intendono andare ad operare. Un diritto, quindi, al
quale corrisponde il dovere dello Stato di rendere agevolmente conoscibili le
norme che richiede ai cittadini di rispettare.
La
certezza del diritto e la conoscibilità del nostro ordinamento giuridico deve essere perseguita anche attraverso la pubblicazione delle
massime delle sentenze civili e penali, ormai da tempo interrotta.
Tra
le recenti convenzioni internazionali
a cui San Marino ha aderito assume una particolare importanza quella del
Consiglio d’Europa, denominata GRECO, finalizzata a migliorare la capacità
degli Stati membri di combattere la corruzione. La volontà della Coalizione San Marino
bene comune, anche alla luce
di quanto emerso in esito ai lavori della Commissione Consigliare per il
fenomeno della infiltrazioni della criminalità organizzata, è quella di operare
una importante modifica dell’Ordinamento Giuridico per dare piena attuazione
alle direttive della citata convenzione, compresa l’adozione del Codice Etico
dei Pubblici Agenti secondo le raccomandazioni del GRECO stesso.
Sicurezza
Occorre
procedere rapidamente al riordino delle Forze di Polizia attraverso una riforma che sviluppi e valorizzi
le professionalità esistenti all’interno dei tre Corpi di Polizia; la riforma
dovrà, inoltre, razionalizzare le competenze attribuite ad ognuno dei Corpi,
anche alla luce della sempre più necessaria collaborazione internazionale per
la prevenzione e la repressione dei reati. Rientra in tale ambito l’impegno a
provvedere celermente alle nomine necessarie.
In
quest’ottica, si promuoveranno nuovi
accordi per la creazione di pool investigativi comuni con le Forze di Polizia
di altri paesi e si attueranno e svilupperanno gli accordi già esistenti.
Il controllo del territorio, già attuato attraverso
il ricorso alle moderne tecnologie investigative, va ulteriormente implementato
e potenziato.
Il fenomeno della criminalità organizzata si sta
espandendo, per cui la sicurezza dei cittadini resta per la Coalizione un
obiettivo primario.
4.
La finanza pubblica: risparmio ed equilibrio
La
sfida, davvero straordinaria, che abbiamo di fronte
richiede sostanzialmente di rispondere a quattro ineludibili domande:
a) come difendere l’occupazione esistente
e come accrescere le opportunità di nuovo lavoro;
b) come stabilizzare la finanza pubblica
attraverso la riduzione della spesa ed il reperimento di nuove entrate;
c) come sviluppare un tessuto economico
competitivo e generatore di ricchezza nelle nuove condizioni di trasparenza e
nella compatibilità con il contesto europeo;
d) come consolidare gli elementi della
coesione sociale (stato sociale, cultura, scuola) nelle nuove condizioni.
Gli
eventi che hanno sconvolto i nostri equilibri di sistema producono gli effetti
più forti ed immediati sulla finanza pubblica
e pongono a rischio le fondamenta stesse dello stato sociale; si rende, quindi,
oltremodo urgente un’azione forte e determinata, volta al consolidamento dei
nostri equilibri di bilancio, quale premessa al reperimento di nuove fonti di
entrata.
PDCS-NS,
PDS ed AP sono pienamente consapevoli che
le politiche di bilancio dovranno essere coerenti con le necessità imposte
dalla situazione economica.
La Coalizione San Marino bene comune ritiene che, nella gestione delle
spese, nelle procedure amministrative e nel governo dei flussi finanziari, vi
siano significativi margini di risparmio. Allo scopo di intervenire sulle aree
di spreco, sulla duplicazione delle spese, sugli oneri di bilancio che non sono
pienamente attinenti ai servizi pubblici, sui corrispettivi inadeguati per
concessioni o per uso di beni pubblici, si rende opportuna la costituzione di
un organismo indipendente che operi sotto la responsabilità del Governo, con i
poteri necessari ed in tempi brevi, per definire un piano organico basato sui
principi dell’efficacia del rigore e dell’equità, per ridurre la spesa nella
Pubblica Amministrazione e nel settore pubblico allargato.
Tale
strumento rivestirà un ruolo centrale in quanto, dall’esito del suo
operato, sarà possibile misurare le necessità degli ulteriori interventi e
prospettare un patto sociale che determini i limiti ed il perimetro di una
spesa compatibile con le esigenze di equilibro della finanza pubblica nel suo
complesso. Un ruolo, in tale contesto, sarà svolto anche dalla Consulta per la
partecipazione dell’utenza e dall’Autorità di garanzia dell’utenza previste
dalle recenti leggi di riforma della Pubblica Amministrazione.
Il
quadro delle politiche complessive di consolidamento che, a breve, potranno offrire delle risposte
positive sarà costituito da:
a) misure strutturali per il contenimento
e la riduzione degli oneri retributivi e per una gestione flessibile e
meritocratica del personale, da attuarsi auspicabilmente mediante un’intesa
programmatica con le rappresentanze sociali; la riduzione quantitativa dei
dipendenti pubblici avverrà, gradualmente, sulla base dei fabbisogni ed in un
quadro di tutele sociali, di utilizzo di turn-over e di altri strumenti; il
nuovo fabbisogno sarà conseguente alla riorganizzazione dei servizi e delle
funzioni nell’ottica di un contenimento del personale e della qualificazione
delle prestazioni
b) razionalizzazione dei trasferimenti
agli Enti pubblici;
c) esternalizzazioni di servizi secondo il
criterio contenimento della spesa, di qualità delle prestazioni equivalenti e
della effettiva concorrenzialità e trasparenza;
d) analisi dei processi e riorganizzazione
degli Uffici Pubblici, secondo gli orientamenti adottati nella riforma della
P.A., inclusa l’adozione del Codice dell’Amministrazione Digitale dei servizi,
al fine di conseguire i previsti obiettivi di razionalizzazione del personale
ed economia di spesa;
e) impegno all’introduzione del sistema
IVA o di un equivalente sistema di imposta sui consumi, entro il 2014,
verificati gli ambiti di applicazione e la gradualità necessaria;
f) piano finanziario per la realizzazione
di infrastrutture urbane e per la tutela dei valori paesaggistici;
g) istituzione di una azienda pubblica per
la gestione del patrimonio pubblico avente valore commerciale e per l’emissione
di titoli di partecipazione, al fine di immettere risorse finanziarie aggiuntive
nel sistema;
h) aggiornamento della Convenzione del
1974 con l’Italia in materia di sicurezza sociale al fine di favorire la
collaborazione e lo scambio di servizi.
i) introduzione di una imposta sui premi
assicurativi;
j) approvazione della legge di riforma delle
imposte dirette nell’ambito del progetto già redatto e presentato al Consiglio
Grande e Generale, nella legislatura appena conclusa, approfondendo il
confronto nella ricerca della massima condivisione possibile;
k) adozione di criteri specifici per l’introduzione
di “imposte di scopo” anche in sostituzione di prelievi straordinari
attualmente in vigore;
l) misure rigorose nell’erogazione di
servizi, prestazioni e benefici da parte dello Stato evitando abusi legati alla
non effettiva residenza in territorio, che deve essere efficacemente
contrastata.
Al fine di conseguire gli obiettivi indicati per una maggiore
razionalizzazione della spesa pubblica, a decorrere dall’esercizio finanziario
2014 la programmazione della spesa dovrà avvenire secondo i seguenti vincoli:
a) l’ammontare complessivo delle uscite,
al netto delle partite di giro, non potrà superare l’ammontare delle entrate
complessive, sempre al netto delle partite di giro;
b) l’ammontare della spesa corrente non
potrà superare la misura dell’85% della spesa complessiva, al netto delle
partite di giro e delle spese obbligatorie relative al rimborso di prestiti e
mutui.
c) il vincolo, di cui al punto precedente,
è fissato nella misura dell’80% con riferimento all’esercizio finanziario 2015
e successivi.
5. Il Progetto di sviluppo
La
grave crisi che ha colpito San Marino richiede alla politica risposte adeguate
che non possono ridursi a un elenco di
promesse senza riguardo ai mezzi necessari per mantenerle.
E’
indispensabile costruire un diverso sistema che funzioni e produca ricchezza in
un contesto di trasparenza, di accettazione delle fondamentali regole
internazionali, di collaborazione con gli enti e le istituzioni sovranazionali preposti ai controlli e alle
verifiche, di abbandono di pratiche protezionistiche in condizioni di
reciprocità. E’ necessario
intensificare l’azione di controllo sulle attività economiche, anche attraverso
il collegamento con le autorità estere, aggiornando la normativa esistente.
5.1. I propulsori dello
sviluppo e del lavoro
L’unitarietà
del progetto politico si fonda sui propulsori dello sviluppo riconducibili:
a) al sistema delle imprese che producono
beni e servizi;
b) al mondo del lavoro autonomo;
c) al sistema del turismo e del commercio;
d) al sistema finanziario;
e) alle opportunità del terzo settore
f) alla
cultura e l’ambiente.
La Coalizione San Marino
bene comune è consapevole che, per potersi
riprendere, il nostro sistema ha bisogno di una immissione di risorse finanziarie straordinarie, in quanto
la crisi ha ridotto le disponibilità ordinarie di banche e impresedella normale liquidità del sistema.
Per questa finalità, una diversa e più articolata gestione del
patrimonio può rappresentare uno strumento per il reperimento di nuove risorse
finanziarie a beneficio dello sviluppo del sistema: da una parte, il rendimento
dei cespiti patrimoniali deve essere massimizzato recuperando flussi di entrata
dai beni materiali e immateriali
che oggi sono impiegati al di sotto delle loro potenzialità di rendimento
(immobili, diritti, partecipazioni), dall’altra, una parte del patrimonio con
un importante valore commerciale può essere utilizzato come base collaterale
per un processo di emissione di titoli di partecipazione che consentirebbe di
ottenere finanziamenti da destinare al soddisfacimento dei diversi bisogni di
liquidità del sistema.
In
aggiunta, sarà necessario prospettare a
enti che hanno disponibilità liquide (Fondo Servizi Sociali, Cassa Edile, Fondi
pensione) di partecipare all’impegno comune straordinario per progetti di
ripresa economica e sociale.
5.2. Il sistema delle Imprese
Il
mondo delle imprese, per poter crescere, ha necessità di condizioni di sistema
stabili e capaci di sviluppare differenziali compatibili e competitivi.
In
una azione ispirata a criteri di coerenza e realismo, si dovrà:
a) perseguire la costruzione di un
sistema-paese che favorisca il radicamento di imprese vere e vitali sulla base
di ampi e diversificati elementi di competitività, oltre alla componente
fiscale (lavoro, formazione, procedure amministrative, telecomunicazioni), anche
attraverso un ventaglio di opportunità;
b) risolvere definitivamente le criticità
nei rapporti con l’Italia, a partire dall’uscita dalla black-list quale
precondizione per attuare una nuova politica economica, sino alla definizione
di un nuovo quadro regolamentare dei rapporti commerciali fra i soggetti
economici dei due stati, che aggiorni al contesto attuale gli accordi del 1993
in materia di scambio di merci e servizi e nell’applicazione delle rispettive
imposte indirette;
c) rendere l’accesso al nostro sistema
economico in linea con gli standard internazionali di semplificazione ed
efficienza amministrativa, eliminando la burocrazia in capo agli operatori,
potenziando i controlli alla fase successiva al rilascio delle licenze e
superando i filtri preventivi;
d) dare inizio al percorso che porterà
all’utilizzo della posta certificata per tutte le comunicazioni con tutti gli
operatori;
e) offrire la possibilità del ricorso
all’istituito del part-time imprenditoriale al fine di favorire l’iniziativa
imprenditoriale di persone che esercitano un’attività lavorativa alle
dipendenze di terzi, evitando situazioni di concorrenza;
f) stimolare la più ampia partecipazione
di imprese sammarinesi, tramite associazione temporanea d’impresa, per
l’assunzione di appalti pubblici.
5.3.
L’imprenditoria femminile e giovanile
La
promozione della mentalità imprenditoriale è una delle leve sulle quali puntare
per creare nuovi posti di lavoro, sostenere una crescita inclusiva e
sostenibile, trasferire ai giovani competenze imprenditoriali e buone pratiche
da parte di imprenditori già affermati,
favorire la promozione, l’organizzazione e la finalizzazione di energie
imprenditoriali, agevolare l’accesso al credito per le nuove imprese,
promuovere l’innovazione a livello imprenditoriale.
A tal
fine, la Coalizione intende:
a) attuare un’efficace revisione delle
norme sull’imprenditoria giovanile e femminile al fine di adottare strumenti
più flessibili fra i quali, a titolo esemplificativo, il prestito d’onore, in
grado di favorire chi intende intraprendere una nuova attività indipendente,
con particolare riferimento ai soggetti che decidono di avviare una nuova
attività d’impresa dopo aver perduto il lavoro;
b) ridurre considerevolmente ogni onere
economico necessario all’apertura di nuove imprese create da giovani
imprenditori.
5.4.
Le attività di promozione e di internazionalizzazione.
Occorre
rafforzare il processo di internazionalizzazione della nostra economia mediante l’Agenzia per gli Investimenti Diretti Esteri, quale strumento delle
politiche del Governo per l’attrazione degli investimenti stessi.
La
riforma della Camera
di Commercio, valutando l’idoneità dell’assetto societario, deve definire chiaramente le funzioni che la
caratterizzano e comparare l’ente sammarinese al ruolo svolto dalle Camere di Commercio
nei Paesi esteri. La nuova Camera di Commercio dovrà sostenere e accompagnare
le imprese sammarinesi sui mercati esteri, interfacciandosi con essi, per
svolgere un’importante azione di attrazione degli investimenti integrando le
funzioni dell’Agenzia per gli Investimenti Diretti Esteri.
5.5.
Il lavoro
Il progetto per il superamento della crisi e per la
ripresa non è solamente un insieme di iniziative di effetto economico, ma serve
a porre le condizioni per
stabilizzare il lavoro che c’è e per crearne di nuovo, dato che il lavoro è un
diritto-dovere.
Una parte troppo grande di posti di lavoro è andata
perduta, un’altra parte corre dei rischi ed un’altra ancora non trova sbocchi
per l’accesso al primo impiego. Le condizioni generali del mercato del lavoro
mutano ed il percorso di
riassorbimento della disoccupazione ha bisogno di strumenti non ordinari di
bilanciamento sociale che vanno coordinati con quelli esistenti.
La Coalizione si impegna a:
a) adeguare il mercato della domanda e
dell’offerta alle più moderne normative europee in materia;
b) razionalizzare gli strumenti
contrattuali e normativi di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, anche
relativi alla formazione, in modo da contemperare le aspettative di stabilità
del rapporto di lavoro con le esigenze di maggiore flessibilità richieste dalle
imprese;
c) sviluppare adeguate politiche di
sostegno dell’occupazione per categorie di lavoratori di difficile
collocazione;
d) intervenire sull’attuale sistema degli
ammortizzatori sociali compatibilmente con la sostenibilità finanziaria dello
Stato, aumentando la platea delle tutele, ed incentivando contemporaneamente la
ricerca di occupazione durante il periodo di godimento degli ammortizzatori
sociali;
e) rivedere la Governance del mercato del
lavoro, riorganizzando l’Ufficio del Lavoro quale unità operativa efficace
secondo moderne logiche di erogazione di servizi per i cittadini, per i
lavoratori e le imprese, con il più ampio utilizzo delle moderne tecnologie
informatiche. In questo contesto, le competenze amministrative devono essere
attribuite agli uffici dell’Amministrazione liberando gli organismi di
indirizzo e controllo da funzioni improprie;
f) operare un riordino complessivo delle
norme vigenti che regolano il mondo del lavoro attraverso lo strumento del
“Testo Unico coordinato”.
E’ di fondamentale importanza perseguire un’azione di
confronto continuo, serrato e costruttivo tra le forze politiche, le
organizzazioni sindacali ed economiche per affrontare insieme e risolvere le
grandi questioni legate allo sviluppo delle imprese e dell’occupazione.
5.6.
Il Parco
Scientifico Tecnologico
Il Parco Scientifico Tecnologico ha l’obiettivo di
facilitare l’innovazione
e sviluppare strumenti essenziali per il territorio – laboratori
scientifico-tecnologici di eccellenza, laboratori misti Università/impresa e
spin-off, ossia la nascita di nuove imprese ad alto contenuto tecnologico; è
quindi strumento di eccellenza per aiutare le imprese esistenti a innovarsi,
per attrarre imprese che vengono a fare ricerca, per dare vita a nuove imprese,
oltre a costituire un impulso decisivo per l’ulteriore sviluppo della nostra
Università accrescendone ruolo e importanza.
Il Comitato di indirizzo strategico del Parco Scientifico Tecnologico, già costituito e di cui fanno parte
anche le Associazioni di categoria, le Amministrazioni locali e gli Enti di
ricerca delle regioni limitrofe, produrrà l’Accordo di concertazione
territoriale che costituirà il caposaldo del modello funzionale, organizzativo
ed operativo del Parco.
La Coalizione si pone i seguenti obiettivi:
a) la costituzione dell’Ente Gestore del
PST;
b) la definizione delle agevolazioni per
le aziende e i ricercatori che faranno parte del Parco con particolare
attenzione alle aziende che decideranno di aprire una sede operativa a San
Marino e agli spin-off; si dovrà quindi rivedere appositamente la normativa
fiscale, quella relativa alle residenze/permessi di soggiorno e il necessario
coordinamento della normativa in materia di lavoro;
c) l’avvio, in attesa della realizzazione
delle infrastrutture, dei servizi a sostegno dell’innovazione che non
necessitano di una struttura fisica di riferimento;
d) la firma di un Protocollo d’intesa con
il Governo italiano per definire i compiti e i ruoli nel processo di
costituzione del Parco Scientifico
Tecnologico Internazionale San Marino – Italia ed i conferimenti
economici relativi alla fase iniziale del processo.
5.7. Il Turismo
Centrale
e prioritario per il rilancio economico del Paese deve essere il ruolo dell’industria turistica, per sua natura non delocalizzabile e identitaria rispetto alla
secolare tradizione di libertà e ospitalità della Repubblica.
Le
azioni da intraprendere per raggiungere il risultato di una crescita
dell’industria turistica devono basarsi su
una collaborazione sinergica fra pubblico e privato per poter mettere in campo
le migliori competenze e le necessarie risorse economiche.
Partendo
dall’individuazione delle specificità e delle connotazioni uniche del brand San
Marino, e valorizzando anche la sua
presenza nel Patrimonio Unesco, si devono mettere a frutto i risultati delle
strategie di comunicazione e di promozione del territorio, con un messaggio
inequivocabile sulla destinazione San Marino e sfruttando soprattutto la
presenza dell’offerta turistica sulla rete Internet e sui social-network.
Occorre, inoltre, continuare sulla strada della
facilitazione di accordi con Tour Operator ed operatori specializzati,
analizzando le nuove tendenze di mercato e qualificando sempre più il turismo
di sosta sul territorio.
Politiche
attive di valorizzazione del patrimonio artistico e culturale
La
politica degli eventi, ben organizzata,
deve avere uno spazio privilegiato nell’offerta turistica territoriale.
L’obiettivo è quello di convogliare risorse pubbliche e private per la
realizzazione di appuntamenti consolidati, anche a carattere internazionale,
che svolgano un’efficace azione di
richiamo artistico, culturale e sportivo sul territorio.
Le
“grandi mostre” realizzate nel 2011
e 2012 devono essere esempi di un percorso di continuità nell’offerta turistico-culturale
di alto livello da parte della Repubblica di San Marino, da attuare ancora una
volta con una forte sinergia fra pubblico e privato, sfruttando l’Arte come
elemento attrattivo e qualificante. Pertanto, assume carattere prioritario
l’investimento teso a reperire e realizzare spazi espositivi per
l’organizzazione di mostre ed eventi a carattere culturale.
Piano
di incentivi per attrazione di investimenti
nel settore alberghiero
L’offerta
ricettiva costituisce un’imprescindibile
strumento a supporto dello sviluppo delle diverse forme di turismo. A tale
proposito, saranno individuati gli incentivi di indirizzo e di sviluppo per
l’ampliamento dell’offerta alberghiera all’interno e all’esterno del centro
storico, adeguando il comparto alla richiesta sempre maggiore da parte degli
operatori turistici esteri.
Anche
il campo del cosiddetto turismo del benessere deve
essere una delle direttrici di sviluppo su cui continuare a lavorare per
stimolare la crescita del flusso turistico, dando l’avvio allo sviluppo del
settore con un centro benessere al servizio dell’attuale tessuto ricettivo, o
con la nascita di nuove strutture ricettive dotate di “area wellness” e
favorendo un percorso di riqualificazione delle strutture ricettive, nonché la
nascita di nuovi complessi alberghieri di alta gamma tenendo in considerazione
progetti già avviati e altre proposte di analoghe caratteristiche.
Partendo
dall’esperienza maturata dal Convention & Visitors Bureau, si deve favorire
la prospettiva di crescita del settore congressuale da declinarsi secondo le
direttrici dell’internazionalità,
della specificità territoriale e dell’offerta di strutture e servizi, anche in
forma diffusa, capaci di mettere in risalto le qualità uniche della
Repubblica. Oltre a ciò, risulta
importante beneficiare di una maggiore integrazione con le azioni svolte
dall’Ufficio di Stato per il Turismo.
Locali
di intrattenimento, complessi didattico ricreativi, centri di shopping,
benessere e per il tempo libero
Il
settore dell’intrattenimento rappresenta
una forma di impresa ad oggi poco sviluppata nella Repubblica di San Marino che,
invece, potrebbe costituire un arricchimento delle motivazioni di visita e
permanenza in territorio.
In
tale contesto, saranno individuati gli
strumenti e gli incentivi rivolti:
a)
alla
definizione di aree territoriali dove concentrare lo sviluppo di attività nel
settore dell’intrattenimento;
b)
alla costituzione di imprese private nel
settore dell’intrattenimento diurno e serale, fra le quali anche sale cinematografiche;
c)
alla costituzione di imprese private nel
settore del benessere fisico (wellness).
Giochi
della sorte – lotterie
Correlata
all’offerta di intrattenimento anche il settore dei giochi costituisce un
efficace strumento per apportare
benefici indiretti dovuti all’indotto turistico.
Nella
fattispecie le azioni da intraprendere nell’ambito della gestione dei giochi
possono riguardare:
a)
tipologie di gioco: adeguamento costante della normativa, al fine
di garantire la competitività della Giochi del Titano rispetto alla concorrenza
esterna;
b)
ambienti
di gioco e attività di intrattenimento connesse: poiché l’ambiente in cui si
svolgono le attività di gioco influisce direttamente sul successo di una sala,
occorre affiancare attività collaterali di intrattenimento che nella situazione
logistica attuale sono precluse;
c)
tornei di gioco: l’organizzazione di tornei e
di iniziative collaterali nel Centro storico in quanto motore di crescita della
domanda turistico alberghiera e di servizi correlati;
d)
lotterie nazionali: verificare la fattibilità
di lotterie rivolte al pubblico allargato dei turisti e ai visitatori abbinate
a particolari eventi e manifestazioni;
e)
il gioco on-line: verifica della fattibilità e regolamentazione, considerata la possibilità di
interessare un pubblico vasto ed indifferenziato;
In
tutte le attività relative al gioco,
anche diffuse, si conferma la gestione pubblica attraverso il ruolo preminente
della Giochi del Titano.
Particolare
attenzione andrà posta agli interventi volti alla
promozione del gioco consapevole e responsabile e dunque alla prevenzione ed
alla cura del gioco patologico.
5.8.
L’Artigianato
Le
linee di impegno ed i
provvedimenti relativi al settore artigianale, tenuto conto dell’evoluzione del
mercato, saranno indirizzati:
a)
alla
tutela e al sostegno di nuove imprese artigiane che valorizzino le loro
peculiarità nell’ambito dello sviluppo economico, sociale e culturale della
Repubblica;
b)
alla
definizione di interventi per sostenere il comparto dell’artigianato artistico
tradizionale ed una sua collocazione specifica nel contesto turistico del
centro storico, quale tutela e recupero degli antichi mestieri ed inderogabile
valore aggiunto all’offerta turistica stessa;
c)
all’introduzione
di un vero strumento formativo di apprendistato, pensato per l’acquisizione di
un mestiere e non solo di una mansione;
d)
all’eliminazione
della normativa sugli appalti di elementi distorsivi che penalizzano gli operatori sammarinesi.
5.9.
Il Commercio
Nel
quadro di una visione unitaria della ripresa economica, il commercio assume un valore
strategico. Per cui è funzionale a tale
impostazione l’adozione di un piano di valorizzazione del comparto commerciale,
della ristorazione e dell’ospitalità con le seguenti caratteristiche:
Centri storici
incentivazione dell’insediamento di attività conformi alla
vocazione di ogni Castello; istituzione degli esercizi di vicinato
polifunzionali per la garanzia ai residenti del commercio di servizio;
pianificazione dell’eventuale utilizzo di aree pubbliche a sostegno delle
esigenze dei consumatori residenti; individuazione delle botteghe storiche e
dei mercati storici e previsione di un disciplinare per l’assegnazione del
marchio “Bottega Storica”.
Centro storico della
capitale
definizione dei settori strategici e sempre maggiore
qualificazione delle attività commerciali, ad iniziare da quelle insediate nei
locali dati in locazione dalla Eccellentissima Camera; incentivazione del
ricambio generazionale; coordinamento delle politiche commerciali e di
marketing per la gestione del Centro Storico in conformità alle prescrizioni
UNESCO.
Conversione
delle aree industriali
definizione
delle caratteristiche architettonico–strutturali
e requisiti per la conversione degli immobili da uso industriale ad uso
commerciale; utilizzo preferenziale dello strumento del Consorzio di operatori
per il coordinamento delle attività e la gestione degli spazi;
caratterizzazione tematica dell’area; piano delle infrastrutture e dei servizi
tendente anche ad una qualificazione ambientale dell’area.
Commercio
all’ingrosso
progetto
per la proposizione di San Marino quale centro di trading verso l’estero e i Paesi extra-UE; definizione di accordi
internazionali di trading con Stati esteri.
Attrazione
di investimenti
semplificazione delle procedure per incentivare l’attrazione di investimenti, anche da
parte di soggetti non residenti, per attività di commercio al dettaglio, con
meccanismi di salvaguardia degli obiettivi e con appropriate verifiche.
Tutela del consumo
adozione
di una nuova legge sul consumo a garanzia dei diritti
dei consumatori e che detti regole certe per i fornitori di beni e servizi,
rafforzando l’attività di monitoraggio dei prezzi e promozioni.
Regolamentazione
dell’attività di e-commerce
approvazione di una legge che regolamenti l’e-commerce per
renderlo un valido strumento del settore commerciale, supportata da una
adeguata norma fiscale che renda il settore strategico e competitivo.
Smac Card
valorizzazione
dello strumento della Smac Card anche come veicolo promozionale a sostegno del
settore commerciale al dettaglio, con i seguenti indirizzi:
a)
l’allargamento a tutte
la Banche del territorio, con contestuale sviluppo di una maggiore funzionalità
di borsellino elettronico, a tutti gli esercenti del territorio, anche mediante
il superamento dell’attuale rigidità nel sistema della scontistica garantendo,
a parità di contribuzione dello Stato, maggiore flessibilità nella definizione
della quota in capo al singolo esercente;
b)
la realizzazione degli
interventi necessari alla implementazione tecnologica del circuito, fra i quali
la sostituzione delle attuali carte magnetiche con carte idonee a supportare lo
sviluppo di nuovi servizi
c)
la definizione di
specifiche linee di sviluppo della Smac Card per il settore turistico mediante
un prodotto differenziato rivolto al turismo di sosta e congressuale;
d)
l’accentramento sul
circuito Smac Card delle agevolazioni già in essere mediante l’iniziativa “Card
tutto San Marino” o di altre iniziative promosse dalle associazioni di
categoria;
e)
la predisposizione
della Smac Card quale strumento principale per la canalizzazione delle
transazioni a fronte delle spese deducibili secondo le disposizioni del
progetto di riforma tributaria.
5.10.
Le
Telecomunicazioni, la Radiotelevisione e i Trasporti
Le
Telecomunicazioni
Il
settore delle telecomunicazioni riveste un carattere strategico per lo sviluppo
del sistema economico come strumento a
supporto della competitività delle imprese.
Si
afferma la necessità di intraprendere le
azioni più opportune per far sì che il settore delle telecomunicazioni divenga
a tutti gli effetti parte integrante delle politiche di sviluppo economico
della nostra Repubblica, attraverso la creazione di adeguate infrastrutture in
grado di sviluppare le più moderne tecnologie a supporto della crescita interna
e dell’attrazione di investitori esteri.
Lo
Stato, tramite la istituzione dell’Autorità Garante delle Telecomunicazioni,
dovrà determinare i criteri di accesso, a parità di condizioni, di tutti i concessionari delle reti, esistenti e
future, con la finalità di avvicinare la normativa sammarinese di settore alla
disciplina europea.
Gli
obiettivi saranno volti:
a) a rafforzare i servizi di
telecomunicazioni e i nuovi servizi ad essa collegati (dati e fonia mobile di
ultima generazione, reti wireless, servizi internet ad alta velocità ) e,
qualora possibile, la portabilità del numero sulla telefonia fissa e mobile;
b) ad avviare il negoziato per valutare la
revisione delle convenzioni con gli operatori esistenti e la stipula di altre
convenzioni, anche con eventuali nuovi operatori, nel rigoroso rispetto del
principio della concorrenza fra tutti gli operatori di telefonia, superando le
situazioni di privilegio esistenti; occorrerà perseguire l’obiettivo di
uniformare le convenzioni nei tempi più brevi possibili, garantendo condizioni
di pari opportunità per tutti gli operatori, adeguati ed uniformi introiti per
lo Stato e favorendo lo sviluppo di indotto per gli operatori economici
sammarinesi;
c) a proseguire nell’azione finalizzata ad
eliminare l’invasione di segnali radio-elettrici provenienti da operatori non
concessionari di San Marino;
d) ad
adottare iniziative volte,
dove possibile, a mettere tutte le reti nella disponibilità dello Stato.
La
Radiotelevisione
Si
ribadisce il ruolo istituzionale della San Marino RTV che rappresenta per la
Repubblica il principale veicolo di informazione, comunicazione e promozione
istituzionale, politica e culturale, fuori e dentro i confini.
Le
trasformazioni indotte dalle evoluzioni
tecnologiche e di mercato del sistema radiotelevisivo internazionale, in
particolare rispetto alle prospettive legate ai nuovi orizzonti della
multimedialità, alla conversione analogico-digitale ed alle trasmissioni via
satellite, impongono una riflessione sulla base dei seguenti indirizzi:
a) valorizzare il ruolo dell’emittente
pubblica, assegnandole il compito di realizzare in maniera puntuale una
informazione completa, ampia, pluralista e rappresentativa del Paese, delle sue
articolazioni culturali, politiche e sociali ed impegnando la Commissione di
Vigilanza, nel suo ruolo istituzionale, ad intensificare la sua azione di
controllo in relazione a tali obiettivi;
b) avviare una profonda riflessione sulla
gestione economica dell’azienda San Marino RTV, al fine di consentire il
rilancio dell’emittente attraverso un maggior rigore della gestione finanziaria
ed amministrativa, una maggiore chiarezza e conoscibilità dei piani di
investimento aziendali, una razionalizzazione dei costi, una adeguata gestione
e formazione del personale e una valorizzazione delle professionalità presenti
all’interno dell’azienda;
c) potenziare, attraverso un’analisi
attenta dei dati di ascolto e dei bacini di fruizione attuali e futuri, la
raccolta pubblicitaria al fine di potenziare e incrementare le fonti di
autofinanziamento;
d) verificare le migliori opzioni di
partnership strategiche future per lo sviluppo dell’emittente radiotelevisiva
sammarinese, alla luce dell’evoluzione tecnologica in corso e delle opportunità
disponibili a livello internazionale per nuove forme di collaborazione in
materia radiotelevisiva e multimediale.
Trasporti
L’organizzazione del settore del trasporto pubblico
necessita di una profonda revisione volta a razionalizzare i servizi e ad
attuare interventi di riduzione
della spesa, attraverso la centralizzazione delle competenze in un’apposita
unità organizzativa e la redazione di un piano pluriennale della mobilità,
consentendo altresì una diminuzione delle emissioni inquinanti.
Inoltre, il sistema del trasporto collettivo interno dovrà
essere maggiormente integrato con quello dei territori limitrofi anche in un
ottica di miglioramento della mobilità degli studenti e degli importanti flussi
turistici della riviera romagnola.
Occorrerà, rivedere i vigenti accordi con la Repubblica
Italiana in materia di trasporto pubblico internazionale.
5.11.
Il sistema bancario e finanziario
Il
nostro sistema
bancario-finanziario, che riveste un ruolo centrale nell’economia del paese, è stato pesantemente colpito dalla crisi ed il
nuovo quadro normativo dell’area in cui siamo inseriti non è più compatibile
con le opportunità che in passato erano alla base della crescita del settore.
In questo contesto, l’implementazione delle norme di allineamento previste
dalla nuova convenzione monetaria costituisce l’elemento fondamentale per il
rilancio del sistema. Un quadro normativo sostanzialmente “armonizzato” a
quello europeo potrà costituire l’elemento oggettivo sulla base del quale le
nostre imprese finanziarie potranno accedere al più ampio mercato europeo dei
servizi e dei prodotti finanziari, allargando il raggio di attività e ampliando
l’offerta dei servizi alla clientela.
Banca Centrale, quale
presidio per la stabilità del sistema, dovrà essere dotata degli
strumenti operativi e normativi che consentano di continuare a svolgere con
efficacia il proprio ruolo, così come dovrà rivedere la propria organizzazione
nell’ottica della razionalizzazione delle risorse. A tale proposito, occorre
promuovere una maggiore crescita e formazione di cittadini sammarinesi in grado
di garantire nel tempo il consolidamento di figure professionali specializzate
nel settore della vigilanza del sistema finanziario. Non da ultimo, Banca
Centrale, accanto all’attività di vigilanza e unitamente all’esercizio di una
puntuale funzione di salvaguardia, dovrà accompagnare l’evoluzione del sistema
finanziario verso un nuovo modello di sviluppo supportando, sotto il profilo
regolamentare e strategico, il nuovo assetto operativo degli intermediari
sammarinesi.
Tale obiettivo, prioritario per il rilancio del sistema
bancario e finanziario, e capace di offrire un’operatività anche oltre il
mercato sammarinese, implica un’intensa azione che si può così riassumere:
a) consolidamento del sistema bancario e
finanziario sia sul piano della patrimonializzazione che della gestione;
b) collaborazione fra banche centrali;
c) internazionalizzazione del sistema, con
l’avvio di collaborazioni con Istituti internazionali;
d) realizzazione ed inserimento di nuovi
prodotti sul mercato;
e) specializzazione nei servizi alle
imprese e alle famiglie;
f) sviluppo integrale del settore
assicurativo.
Gli
strumenti per conseguire nel medio periodo il nuovo modello di sistema
finanziario sono:
a) la prosecuzione nell’allineamento della
regolamentazione del sistema finanziario agli standard internazionali;
b) la sottoscrizione di accordi con
autorità di vigilanza estere;
c) il mantenimento nel settore di un
moderato livello di tassazione interna;
d) l’innalzamento, anche mediante adeguate
forme di incentivazione, delle professionalità attive del settore finanziario,
favorendo l’acquisizione di risorse qualificate dall’estero;
e) l’alta formazione in materia
finanziaria;
f) la promozione presso gli organismi
europei ed internazionali del progetto di riposizionamento del sistema
finanziario, anche al fine di richiedere contributi e supporti in termini di
know-how
Nell’immediato, dovranno essere attuati i seguenti progetti
operativi a sostegno degli operatori finanziari:
a) gestione centralizzata delle
movimentazioni di contante all’interno della Repubblica;
b) acquisizione delle licenze dirette per
l’emissione e il collocamento di carte di pagamento accettate a livello
internazionale, promuovendo un maggior grado di autonomia nel sistema dei
pagamenti;
c) accesso ai sistemi di pagamento
europeo;
d) istituzione della Centrale dei rischi
con l’obiettivo di accentrare le informazioni sugli affidamenti concessi da
ciascun intermediario finanziario sammarinese ai propri clienti, contribuendo a
migliorare la qualità degli impieghi degli intermediari partecipanti e, in
ultima analisi, di accrescere la stabilità del sistema creditizio e
finanziario.
I settori a più elevato valore, quali la gestione del
risparmio, hanno finora sofferto della limitata integrazione internazionale del
nostro sistema e della ridotta capacità di attrazione di global player. Si
ritiene, peraltro, che il comparto abbia le potenzialità per un significativo
sviluppo nel medio termine, previa l’adozione di interventi per:
a) riqualificare la piazza finanziaria
sammarinese, creando un “brand” che possa essere riconosciuto a livello
internazionale;
b) puntare sulla qualità del prodotto e
non solo sulla bassa fiscalità;
c) adeguare la normativa esistente per
assicurare la tutela (segregazione) dei patrimoni investiti;
d) avvalersi di qualificate
professionalità;
e) creare una “filiera di servizi ad alto
valore aggiunto” di cui potranno beneficiare anche le banche per fidelizzare la
clientela e fungere da depositarie di strumenti finanziari.
5.12.
L’edilizia
ed il settore immobiliare
Da
tempo le associazioni economiche e quelle del settore
bancario e finanziario mettono l’accento sulla grave crisi del settore
immobiliare che rischia di trascinare con sé anche altri settori strategici
della nostra economia. Si tratta di una crisi di sistema, con grandi risvolti
sociali, per un intero Paese in cui la proprietà è diffusa.
La crisi
tocca davvero tutti: la stagnazione del mercato, la difficoltà dei singoli a
fronteggiare le rate dei mutui immobiliari, le piccole e medie imprese
coinvolte nella crisi del settore, la
minore flessibilità degli istituti di credito nel garantire mutui e prestiti,
generano una situazione insostenibile.
Alla
straordinarietà della crisi occorre rispondere con iniziative appropriate e
assicurando un costante monitoraggio dei
soggetti che operano sul mercato sammarinese.
Occorre
impostare una piattaforma operativa incentrata sulle ristrutturazioni
dell’esistente, capace di avviare una
pluralità di piccoli cantieri: adeguamenti ai parametri dell’efficienza
energetica, del decoro urbano e della sicurezza, anche legata alle
problematiche sismologiche; riqualificazione urbanistica ed architettonica di
vicinato; riconversione e riqualificazione di parti dell’esistente, sia
residenziale che produttivo e commerciale; realizzazione del piano delle
infrastrutture; favorire l’accesso alla prima casa per le giovani famiglie.
La
parte pubblica interverrà destinando risorse della emissione dei titoli di partecipazione dei beni
pubblici.
Infine, occorre dare piena attuazione alle norme che
introducono lo
strumento della finanza di progetto nell’ordinamento sammarinese.
5.13.
L’agricoltura
Per
ciò che riguarda l’agricoltura si perseguiranno prioritariamente le seguenti
iniziative:
a) incentivare un’agricoltura che
favorisca produzioni di qualità in un’ottica di attività agricola sostenibile
ed ecocompatibile;
b) integrare le politiche ambientali,
agricole e culturali per preservare il patrimonio degli ambienti rurali;
c) promuovere l’inserimento delle attività
agricole nel circuito turistico;
d) -regolamentare le produzioni biologiche
e completare il processo di riconoscimento, nell’Unione Europea, dei prodotti
biologici sammarinesi con equiparazione a quelli comunitari;
e) sviluppare il progetto “Made in San
Marino” per la valorizzazione delle produzioni tipiche locali;
f) implementare il Piano Agro Ambientale
avviato nell’annata agraria 2009-2010;
g) privatizzare la Centrale del Latte e
rivedere le norme sul commercio interno di latticini e derivati.
5.14.
Le
opportunità del terzo settore
Il terzo settore è una risorsa innovativa che può
contribuire al progetto di nuovo sviluppo. Definire ed approvare una legge quadro che possa
favorire le forme di autoorganizzazione del lavoro che è alla ricerca di nuove
opportunità; questo significa promuovere delle iniziative possibili per
cooperative, enti mutualistici, ed in genere enti senza scopo lucrativo; in
questo ambito, la politica delle esternalizzazioni prospettata per taluni
servizi di pubblica utilità può trovare un interlocutore valido e di indubbio
valore sociale.
6.
Le risorse dello Stato per la tutela e lo sviluppo del
Paese
6.1.
Territorio
ed ambiente
Le
politiche del territorio
Il
territorio, nelle sue componenti naturalistiche, di patrimonio edificato, di
manufatti di valore storico e artistico costituisce un bene comune che è parte
costituente dell’identità sammarinese.
Le politiche del passato hanno prodotto un deterioramento qualitativo
dell’ambiente e la “bolla immobiliare” che ha messo in crisi il settore
edilizio ed il valore dei risparmi investiti nei manufatti.
Partendo
da queste considerazioni, riteniamo che
la nuova
pianificazione del territorio debba essere
complessiva e riguardare prioritariamente le infrastrutture, la mobilità, i
servizi, le aree produttive, le aree a verde ed a parco e le emergenze
paesaggistiche, secondo una logica di sviluppo equilibrato e rispettoso dei
valori ambientali, affrontando, altresì, il tema delle aree urbane secondo gli
indirizzi del Consiglio Grande e Generale, ferma restando la complessiva potenzialità
edificatoria del vigente Piano Regolatore Generale.
L’adozione
dello strumento di pianificazione sarà preceduta da un’analisi
del territorio, dell’edificato esistente e degli indirizzi economici, sociali e
demografici. Gli interventi di urbanistica operativa saranno connotati da adattabilità alle esigenze economiche e sociali secondo programmi in cui all’autorità pubblica
potrà affiancarsi anche il privato, evitando interventi frammentari e disorganici.
Lo
strumento di pianificazione sarà costituito da:
· Piano delle
Infrastrutture
corredato
da un programma pluriennale di finanziamento, nel quale saranno affrontati i
temi della mobilità, con particolare attenzione alla Superstrada, e delle opere pubbliche;
· Piano del Verde
volto
a perseguire una fruibilità effettiva delle aree verdi ed a parco, secondo una visione territoriale complessiva,
che preveda collegamenti ciclopedonali,
anche attraverso il recupero e l’utilizzo delle gallerie ferroviarie, in
attuazione del progetto di “mobilità dolce” già avviato;
· Piano Territoriale
Paesistico
teso
a tutelare le emergenze paesaggistico-ambientali ed idrogeologiche;
· Piano di recupero del
Patrimonio Edilizio Esistente
volto
alla riqualificazione urbanistica attraverso diffusi
interventi di manutenzione, di ristrutturazione, di riqualificazione energetica
ed adeguamento alla normativa antisismica e di riconversione funzionale di
fabbricati ed aree urbanizzate. Per
agevolare tali interventi verranno previste incisive misure di sostegno, e
potenziati gli incentivi esistenti;
· Piano per Insediamenti Produttivi,
con lo scopo di una più adeguata pianificazione
degli insediamenti produttivi e della viabilità a servizio degli stessi, dando
risposte concrete e tempestive alle esigenze delle imprese.
Nell’ambito
di questi indirizzi politici, prendono corpo impegni prioritari:
· Testo Unico delle Leggi Urbanistiche ed
Edilizie al fine di
a) rivedere le disposizioni che hanno
ingenerato dubbi e difficoltà applicative, consentendo una forte elusione degli
obiettivi di edificazione equilibrata e razionale;
b) garantire un’efficace vigilanza ed
assicurare una celere repressione degli abusi edilizi mediante la modifica
dell’attuale apparato sanzionatorio,
c) semplificare il procedimento di
autorizzazione per l’esercizio dell’attività edilizia e velocizzare le
procedure anche attraverso il già avviato progetto di informatizzazione degli
uffici del Dipartimento Territorio e Ambiente;
d) abbreviare i tempi necessari
all’approvazione di interventi di pubblica utilità anche attraverso lo
strumento della conferenza dei servizi;
e) introdurre strumenti di garanzia in
favore degli acquirenti nelle operazioni di compravendita immobiliare,
· Regolamento Edilizio
in
cui introdurre nuovi ed aggiornati parametri per l’edificazione garantendo un miglioramento del “confort
abitativo”,
· Codice dei Beni Culturali
in
cui sia definita in maniera organica la normativa in materia di tutela dei beni di valore
storico, culturale, artistico ed architettonico con particolare riferimento alla revisione degli organi preposti alla
tutela, alle funzioni di vigilanza nonché all’apparato sanzionatorio. Si
procederà al censimento
dei beni di valore storico e artistico
nonché alla revisione dell’elenco dei monumenti da aggiornarsi in via
permanente con provvedimenti amministrativi. Sarà, poi, introdotta una
specifica disciplina
per i “beni peculiari” alla base del riconoscimento dell’UNESCO,
· Riforma del Catasto
completamento del percorso di riforma con
l’approvazione di tutte le normative afferenti.
6.2.
Le infrastrutture e le opere pubbliche
Si
darà piena attuazione
al Piano Strategico approvato nel dicembre 2011 in relazione al quale numerosi lavori sono stati già avviati, altri
sono in fase di appalto ed altri sono completamente progettati. L’intervento
nel settore delle opere pubbliche sarà incisivo poiché il rilancio dell’economia non
può prescindere da una adeguata rete infrastrutturale e di servizi. Il finanziamento delle opere avverrà, oltre che
con risorse pubbliche, sfruttando nuove sinergie pubblico/privato e potenziando il ricorso a strumenti
recentemente introdotti nel nostro ordinamento quali la finanza di progetto, la
concessione di lavori pubblici, i contratti di sponsorizzazione.
I
principali settori di intervento saranno:
· infrastrutture per il
rilancio e la valorizzazione turistica e commerciale del sito Unesco:
a) creazione di un nuovo Polo Museale
della Città di San Marino di livello internazionale per il quale è già stato
presentato un complessivo studio preliminare;
b) riconversione del Cinema Turismo quale
spazio multifunzionale;
c) riqualificazione urbanistica dell’Area
Cava Antica e Cava degli Umbri;
d) riqualificazione urbanistica dei Centri
Storici di San Marino Città e di Borgo Maggiore in chiave di tutela
dell’unitarietà del Sito UNESCO e di maggiore offerta turistica con nuovi
parcheggi, spazi espostivi e musei;
e) recupero funzionale di locali siti nel
Palazzo Kursaal;
· Infrastrutture sportive
attuazione degli strumenti di
pianificazione approvati allo scopo di migliorare e potenziare i servizi
sportivi per ospitare eventi di livello internazionale,
· Infrastrutture per il miglioramento dei
collegamenti transfrontalieri
potenziamento dei
collegamenti esistenti con i territori limitrofi per favorire la mobilità dei
flussi turistici con particolare riferimento alla riqualificazione, messa in
sicurezza e miglioramento della fluidità del traffico della SS72 – Consolare
Rimini-San Marino ed allo studio di un nuovo sistema di
mobilità collettiva fra Rimini e San Marino che preveda il riutilizzo della
ex-ferrovia nella tratta Borgo Maggiore-San Marino Città. Completamento
dell’aviosuperficie di Torraccia quale infrastruttura di collegamento
transnazionale;
· Infrastrutture
ambientali e tecnologiche
a) realizzazione di impianti per la depurazione
ed il recupero delle acque, di interventi di sdoppiamento della rete fognaria a
seguito del completamento dei rilievi della rete esistente e di un invaso sul
Rio San Marino allo scopo di aumentare l’autonomia della Repubblica
nell’approvvigionamento delle risorse idriche;
b) implementazione della rete a fibra
ottica;
c) interventi di riduzione della tensione
delle due linee di approvvigionamento di energia elettrica (AT) che alimentano
la sottostazione di Cailungo mediante
spostamento del punto di consegna ed interramento dei cavi;
d) impianti e sistemi per la produzione di
energia allo scopo di conseguire una maggiore autonomia energetica della Repubblica.
· Infrastrutture scolastiche, universitarie e sanitarie
a) realizzazione del Polo Scolastico di
Fonte dell’Ovo Scuole Medie e Scuola Secondaria Superiore e della nuova Scuola
dell’Infanzia di Dogana Bassa;
b) interventi di razionalizzazione ed
accorpamento delle sedi dell’Università degli Studi;
c) valutazione preventiva ed organica dei
costi di straordinaria manutenzione e di adeguamento funzionale dell’attuale
struttura ospedaliera, in rapporto ai costi di realizzazione di una nuova
struttura.
6.3.
La salvaguardia delle risorse ambientali
Si
procederà con l’adozione
e l’attuazione del nuovo Piano Energetico Nazionale (PEN). Lo strumento sarà coordinato con le norme
sull’efficienza energetica, l’impiego delle energie rinnovabili e sarà attuato:
a) introducendo norme cogenti, soprattutto
in relazione alle ristrutturazioni immobiliari;
b) rivedendo il sistema di incentivi ed
operando una revisione della Legge n.72/2008 alla luce dei risultati operativi
e dei correttivi già introdotti,
c) prevedendo agevolazioni per l’acquisto
di automezzi “ecologici”;
d) promuovendo iniziative imprenditoriali
connotate da eco-innovazione ed eco-efficienza nei processi produttivi e
defiscalizzando gli investimenti in tecnologie “verdi”;
e) utilizzando lo strumento dell’ “appalto
pubblico verde”, organizzato secondo criteri ambientali che privilegino
prodotti, forniture e lavori ecocompatibili;
f) attuando politiche tariffarie tese a
promuovere comportamenti virtuosi;
g) attraverso una efficace azione di
informazione, anche mediante moduli didattici/formativi, volta a sviluppare una
diffusa “coscienza ecologica” entro la quale va tenuta in dovuta considerazione l’accresciuta
sensibilità verso la tutela degli animali
Verrà definito un piano pluriennale di riduzione dei consumi del
settore pubblico tramite il
miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici e la sostituzione degli impianti
obsoleti, la sensibilizzazione dei dipendenti pubblici, l’utilizzo di fonti di
energia rinnovabile e l’introduzione
graduale di mezzi
elettrici nel parco autovetture.
Si
procederà, inoltre, a dare piena attuazione al Piano di Gestione dei Rifiuti ai fini del raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata
ivi previsti, mediante la realizzazione di nuovi centri multi raccolta, il potenziamento
della raccolta
porta a porta e la promozione di iniziative
imprenditoriali che operino nel settore del recupero dei rifiuti. L’indirizzo
sarà quello di attuare politiche di riduzione dei rifiuti prodotti e di potenziare la gestione interna degli stessi al
fine di conseguire un maggiore autonomia anche in questo settore.
Essenziale
è, infine, la redazione di un Piano integrato di
gestione e tutela delle acque, del Piano di Risanamento acustico generale e del
Piano di qualità dell’aria.
6.4.
Lo Stato Sociale
Il
complesso di istituti che formano lo stato sociale sono un pilastro della
coesione di questa nostra comunità e si basano sul principio che nessuno deve
essere lasciato indietro ed emarginato.
La
Sanità
Anche
in un momento di riduzione della ricchezza e del reddito, la salute va tutelata
come un diritto fondamentale: con buoni livelli di salute della popolazione si
contribuisce alla crescita economica, allo sviluppo sociale e alla sicurezza.
E’ importante aderire alle politiche della
salute dell’OMS Health 2020 volte alla promozione del benessere psicofisico
della popolazione, alla riduzione delle disparità nell’accesso ai servizi e
allo sviluppo di una forte Governance per la tutela della stessa.
Al
fine di garantire un sistema sanitario e sociale che
sappia rispondere ai bisogni di salute della popolazione è necessario mantenere
livelli di assistenza essenziali ed appropriati, valorizzare i professionisti
sanitari che operano per conto del servizio pubblico e rafforzare un sistema di
regole che sia allineato agli standard europei ed internazionali.
L’insieme
degli interventi nel comparto sanitario devono essere finalizzati al
consolidamento ed alla qualificazione dell’offerta sanitaria, capace di ampliare il proprio bacino di utenza
e ridurre i costi derivanti dalle spese di gestione di alcuni servizi interni,
individuando altresì settori di attività specifici che possano risultare
competitivi e garantire un indotto per l’ISS.
A tale scopo, sarà di cruciale importanza dare
attuazione all’accordo con l’Italia fissato nel memorandum complessivo, per
garantire alti livelli di prestazione e rafforzare le collaborazioni esterne in
tutti i settori.
La Prevenzione.
La
prevenzione è attività estremamente complessa da indirizzare. Pertanto, risulta imprescindibile un approccio
multidisciplinare e sinergico per ridurre i fattori di rischio attraverso
politiche incentrate sulla promozione della salute. A tale proposito si ritiene
prioritario:
a) potenziare attività utili a ridurre o
eliminare i rischi derivanti dalle attività umane, da inappropriati stili di
vita e dalle modifiche intervenute nelle condizioni ambientali;
b) stabilire una collaborazione attiva fra
il servizio sanitario e socio-sanitario con altri settori chiave della società
quali il sistema scolastico, le organizzazioni di volontariato, le associazioni
di categorie professionali e le forze dell’ordine;
c) consolidare e potenziare le attività di
screening e, più in generale, di prevenzione secondaria, a completamento di un
contesto complessivo che veda nella prevenzione delle patologie la chiave di
volta dell’intero sistema;
d) individuare modalità e spazi specifici
di educazione alla salute nelle scuole e nei diversi ambiti disciplinari.
La
qualità dei servizi sociali e
sanitari
È
fondamentale garantire servizi improntati sul miglioramento continuo della
qualità, che consentano una
equiparazione ai sistemi sanitari più evoluti e l’accesso a terapie
all’avanguardia. A tale scopo si dovrà:
a) incentivare l’accreditamento
istituzionale quale strumento che garantisca il rispetto di standard
internazionali;
b) incentivare il lavoro di massimo
controllo dell’ Authority Sanitaria in tema di licenze rilasciate ad istituti
in ambito della ricerca e in tutti i servizi sociali che sono esternalizzati e
che lo saranno in futuro;
c) regolamentare con apposita normativa
l’attività intramoenia ed extramoenia come strumento di crescita dei
professionisti dell’ISS che, pur non interferendo con i servizi rivolti agli
assistiti, possa attrarre pazienti-utenti esterni e al contempo incrementare la qualità e la quantità delle
prestazioni sanitarie nella disponibilità della popolazione stessa determinando un equo ritorno economico
nella gestione della Sanità Pubblica;
d) organizzare l’attività dei servizi
sanitari sull’intero arco della giornata, per aumentare la possibilità di
usufruire delle prestazioni sanitarie in più fasce orarie senza incremento dei
costi;
e) introdurre un’organica e completa
legislazione farmaceutica che miri a regolamentarne tutto il settore e
comprenda l’individuazione di organismi di controllo e responsabilità di
attuazione della stessa; tale legislazione dovrà contemplare anche la normativa
per il reperimento e la gestione di prodotti ad uso ospedaliero anche
provenienti dall’estero e la gestione di farmaci generici e veterinari;
f) valutare e disciplinare la possibilità
di scelta di terapie alternative e la distribuzione di prodotti non
convenzionali;
g) potenziare l’attività delle farmacie in
termini di vendita e reperimento di prodotti, ampliando la gamma merceologica;
h) sviluppare l’offerta di servizi
sanitari, tenendo conto anche della possibilità di attrarre turismo sanitario
rivolto a soggetti che cercano non solo elevate prestazioni mediche, ma anche
un interessante soggiorno turistico.
Rapporti con l’esterno
e con organismi internazionali e Unione Europea
Per il servizio sanitario di un piccolo Stato quale San
Marino, la sostenibilità complessiva potrà essere conseguita solo se si
riuscirà ad interagire attivamente con la realtà sanitaria italiana e, più in
generale, con quella europea. Il potenziamento dell’ospedale, al fine di
garantire adeguati livelli di prestazione, va nella direzione di ampliare il
bacino di utenza. Presupposto fondamentale risulta essere l’attivazione di
accordi con gli organismi internazionali e con l’Unione europea.
6.5.
Le politiche
della socialità, la famiglia, il volontariato
Gli
istituti della protezione sociale
La
scarsità di risorse, in questo
momento di crisi, ci impone la scelta delle priorità nell’uso delle stesse
senza tuttavia limitare in alcun modo i diritti dei lavoratori e di coloro che
il lavoro lo hanno perso, salvaguardando e utilizzando adeguatamente gli
istituti della protezione sociale. Occorre, inoltre, in modo prioritario
adottare politiche tese a favorire l’occupazione con interventi mirati e
straordinari, nell’attesa di una ripresa effettiva dell’economia.
C’è,
poi, l’insieme dei cittadini con difficoltà aggiuntive verso i quali la
protezione sociale ha degli obblighi
particolari. In questo senso è opportuno lavorare per l’adozione di una
normativa sui diritti delle persone con disabilità nonché per il potenziamento
dei servizi di sostegno per la popolazione anziana.
Vanno
ridefiniti i criteri di accesso allo stato sociale anche
in base a parametri di capacità economica effettiva su base familiare.
Volontariato
Prendere
in esame la realtà del volontariato significa porre attenzione verso chi liberamente opera e si associa per offrire
generosamente le proprie risorse, i talenti e le energie senza l’attesa di una
ricompensa economica.
Si rende
necessario creare ambienti privilegiati in cui i volontari abbiano la
possibilità di mettere a frutto le loro potenzialità. È opportuno quindi:
a) definire i criteri per la
partecipazione dei volontari, tra cui le condizioni alle quali l’organizzazione
e il volontario può offrire il suo impegno, e sviluppare politiche per guidare
l’attività del volontariato anche affiancando istituzioni e servizi pubblici
tra i quali quello di Protezione civile;
b) fornire protezioni adeguate contro i
rischi per i volontari e coloro ai quali è rivolto il servizio di volontariato;
c) fornire ai volontari una formazione
adeguata e valutazioni periodiche; garantire l’accesso per tutti, eliminando
barriere fisiche, economiche, sociali e culturali per la loro partecipazione;
d) regolamentare la possibilità di
astensione dal lavoro per aderire ad iniziative di volontariato;
e) definire ed approvare una legge quadro
sul volontariato.
Famiglia
Gli
istituti dello stato sociale e del sostegno alla persona devono essere
orientati al riconoscimento della famiglia quale cellula naturale della società
e quindi luogo primario di educazione alla crescita delle persone e alla
convivenza sociale. In particolare, le politiche fiscali dovranno prevedere
trattamenti coerenti con questa impostazione.
Va
riconosciuto il ruolo insostituibile della famiglia nel lavoro di cura dei suoi
componenti, con particolare attenzione alle persone più deboli e non
autosufficienti, sostenendo l’impegno da parte delle istituzioni pubbliche in
un’ottica di sussidiarietà e di un rapporto fecondo pubblico/privato.
In questo ambito, andranno snellite le procedure
per l’accesso alle prestazioni di assistenza privata per le persone anziane.
Sarà
importante promuovere l’armonizzazione tra la vita familiare e la vita
lavorativa con congedi parentali e coperture sociali, comprendendo in ciò l’adozione e l’affidamento.
6.6.
Lo
Sport e le infrastrutture sportive
La
diffusione della pratica sportiva e gli strumenti di garanzia per il libero
accesso allo sport per tutti, misurano il livello di progresso di un Paese.
Lo
sport è un ingrediente indispensabile per
una corretta formazione personale e per una migliore qualità di vita.
L’attività fisica è un potente mezzo di prevenzione, di cura e, quindi di
contenimento della spesa sanitaria. Vivere un presente sano significa avere un
futuro migliore.
La
funzione sociale dello sport va, pertanto,
tutelata garantendo l’autonomia degli organismi preposti al coordinamento della
disciplina sportiva attraverso strumenti legislativi ed adeguate risorse.
Per
il raggiungimento di questi obiettivi è
necessario:
a)
portare a termine l’iter di revisione della
Legge sulla Disciplina Sportiva;
b)
applicare l’accordo che prevede una più forte
e funzionale collaborazione fra Comitato Olimpico e Scuola, anche attraverso la revisione dei crediti
scolastici per gli atleti che praticano sport a livello agonistico;
c)
individuare, qualificare e promuovere le
manifestazioni sportive che comportino un ritorno economico e di immagine per la Repubblica di San Marino;
d)
potenziare gli strumenti per consentire lo
sviluppo dell’attività sportiva
per le persone diversamente abili;
e)
potenziare la politica congressuale relativa
al settore sportivo;
f)
potenziare l’attività di prevenzione sanitaria
ed controlli antidoping;
g)
potenziare i programmi di pratica sportiva
agonistica e semiprofessionale, al fine
di seguire e preparare in maniera sempre più qualificata gli atleti di
interesse nazionale anche attraverso l’impegno della Pubblica Amministrazione e
dei privati su richiesta del Comitato Esecutivo del CONS nelle forme da
concordare;
h)
i nuovi impianti sportivi dovranno essere
realizzati, preferibilmente, sulla
base del concetto di prossimità degli impianti (walk-distance), specie con
riferimento all’approssimarsi della XVII edizione dei Giochi dei Piccoli Stati
d’Europa che si terranno nella Repubblica di San Marino.
6.7.
La Cultura
L’inserimento
del Monte Titano/Centro Storico di San Marino nell’elenco Unesco
dei siti patrimonio mondiale dell’umanità, richiede a tutti gli
organismi pubblici, nell’ambito delle proprie competenze, di concorrere
all’attuazione di un piano di interventi mirati alla sempre più attenta
valorizzazione, promozione, tutela, manutenzione, gestione e amministrazione
dell’area interessata.
La
politica culturale dovrà puntare con forza sulla
promozione e la valorizzazione delle istituzioni culturali del Paese e, senza
velleitarismi ma con la piena consapevolezza delle proprie risorse e
dimensioni, misurarsi con i grandi circuiti culturali internazionali.
L’investimento
in ambito culturale va inquadrato in un’ottica di continuità e di sviluppo
complessivo, che miri ad innalzare la qualità della cultura del Paese e dei
singoli cittadini. Nell’ambito delle attività culturali appare opportuno, in
coerenza con i valori professati dalla nostra
Repubblica, promuovere iniziative su tematiche come la pace, la libertà, la
democrazia, la solidarietà, le civiltà, i popoli e svilupparne di nuove che
riguardino l’energia, la scienza o le nuove tecnologie. Tali iniziative vanno
abbinate alla ricerca, agli incontri internazionali, al turismo: in questo
importante settore della nostra economia deve divenire dominante la valenza
culturale. La sinergia tra Turismo e Cultura rappresenta un motore di crescita
e sviluppo per l’intero Paese
Accanto
alla riqualificazione degli Istituti del settore pubblico, si devono riservare
ambiti all’iniziativa dei privati, prevedendo lo sviluppo, la diversificazione
della sua offerta culturale e forme di defiscalizzazione per chi investe in progetti culturali.
Nello
specifico si deve prevedere:
a)
l’introduzione di
una più moderna normativa nel campo della gestione e tutela dei Beni Culturali
che preveda descrizione, catalogazione e modalità di salvaguardia del
patrimonio artistico collettivo;
b)
lo sviluppo del
sistema museale sammarinese, che diventi un polo di attrazione a livello
internazionale (Galleria Nazionale d’Arte Moderna, il ripristino dei Musei
Garibaldini e Filatelico-numismatico);
c)
la valorizzazione del patrimonio archeologico,
favorendo studi specifici sui siti sammarinesi e predisponendo adeguati
percorsi di visita;
d)
lo sviluppo del
servizio bibliotecario tramite le opportunità offerte dalla Rete Bibliotecaria
di Romagna e San Marino, potenziando i servizi sul territorio e adeguando le
strutture;
e)
il recupero e
l’organizzazione degli archivi di interesse pubblico e privato con adeguate
strutture;
f)
lo sviluppo del
settore teatrale;
g)
la
riorganizzazione dei centri sociali anche attraverso l’integrazione con gli
altri Istituti culturali
h)
la regolamentazione dell’editoria e
dell’informazione.
6.8.
I Giovani
Il sostegno e la valorizzazione del mondo giovanile
è una priorità della coalizione. Riteniamo quindi che vada stimolata e
sollecitata la piena realizzazione individuale in ogni ambito della vita
pubblica e privata. Per questo motivo all’interno del programma sono state
riservate attenzioni particolari al mondo giovanile, quali norme specifiche per
l’imprenditoria, la formazione di alto livello, la possibilità di partecipare
da protagonisti ad esperienze culturali all’estero, il sostegno per l’acquisto
della prima casa.
In aggiunta a questo sarà importante:
a)
garantire spazi
adeguati per l’aggregazione e lo svago;
b)
garantire momenti
culturali che vedano i giovani sammarinesi quali principali attori;
c)
valorizzare le competenze
e le abilità dei singoli al fine di eliminare ogni impedimento non solo
burocratico all’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro;
d)
sostenere le forme
associative giovanili;
6.9.
La Scuola e la Formazione
Per costruire un solido futuro, è fondamentale per San
Marino puntare sulle risorse umane e sulla formazione della classe dirigente
che sarà chiamata a guidare il paese nei decenni a venire. Perciò, é urgente e
indispensabile investire nel sistema formativo risorse tali da farlo diventare
uno dei motori fondamentali dello sviluppo, puntando sulla formazione
scientifica e post-universitaria all’estero, prevedendo la creazione di borse
di studio, l’organizzazione di stage e periodi di formazione anche presso
aziende ad alto contenuto di innovazione tecnologica, potenziando azioni di
carattere orientativo e di formazione permanente.
E’ fondamentale ristrutturare il sistema di formazione
professionale attraverso una riforma del percorso di base e attraverso la
creazione di percorsi integrati con il mondo della scuola e dell’impresa.
Formare cittadini in grado di esprimersi correntemente in
più lingue è un obiettivo estremamente qualificante. La conoscenza e la
padronanza delle lingue straniere, specie della lingua inglese come seconda
lingua di servizio, costituiscono la garanzia, per i nostri cittadini, del
possesso di uno strumento di comunicazione ormai imprescindibile nei diversi
ambiti della società contemporanea.
Nello specifico si devono prevedere:
a)
selezione e
reclutamento del personale dirigente, docente e ausiliario secondo criteri di
merito rigorosi e oggettivi;
b)
sviluppo di tirocini
formativi attivi (TFA) concordati con l’Italia e attivati presso il
Dipartimento della Formazione dell’Università che potrebbero essere aperti
anche a non sammarinesi;
c)
adozione di progetti
di insegnamento di discipline scolastiche in una lingua comunitaria per lo
sviluppo di competenze plurilinguististiche (CLIL);
d)
organizzazione di
scambi culturali e formativi sul modello Intercultura ONLUS, tramite
l’individuazione di partner qualificati, sia per gli alunni che per i docenti;
e)
sviluppare accordi
internazionali tesi a garantire agli studenti sammarinesi la
partecipazione ai progetti
COMENIUS ERASMUS e SOCRATES ed altri;
f)
studio ed attuazione
del progetti formativi di eccellenza dedicati a studenti che ottengono
risultati di rilievo (progetto Sportello Eccellenza-SE);
g)
monitoraggio e
valutazione continua di tutto il sistema di istruzione e formazione secondo
standard europei;
h)
valorizzazione del
Centro Formazione Professionale, al fine di creare percorsi di formazione
tecnico-professionale in grado di dare continuità alle professionalità
artigianali presenti in territorio e di sviluppare percorsi formativi di
secondo livello e fornire al contempo un percorso didattico adeguato;
i)
revisione dei piani di
studio nella Scuola Secondaria Superiore;
j)
riorganizzazione di
percorsi mirati all’integrazione degli alunni con disabilità, disturbi di
apprendimento e grave svantaggio sociale;
k)
sviluppo di competenze
tecnologiche e informatiche di alunni e docenti attraverso la dotazione degli
apparati strumentali necessari.
6.10. Università
L’Università di San Marino è ormai una realtà consolidata,
con importanti risultati nell’ambito dei corsi di studio attivati e in termini
di riconoscimento del suo operato all’interno del territorio e fuori San
Marino. Tuttavia, a vent’anni dall’attivazione del primo dottorato, è
necessaria una riflessione approfondita sul ruolo che essa deve assumere per lo
sviluppo futuro di San Marino. Essa deve essere riconosciuta nella sua
autonomia e identificata come la più alta istituzione culturale del territorio,
come centro di ricerca e di intervento, in ambiti altamente qualificati. La
tipologia della sua offerta formativa deve essere funzionale alle linee di
sviluppo individuate per il Paese.
Nello specifico si devono prevedere:
a)
contatti funzionali ed
organici con la rete Universitaria Italiana ed Europea;
b)
aggiornamento costante
del riconoscimento dei titoli attraverso la negoziazione con gli organismi
ministeriali italiani ed europei di competenza;
c)
stipula di accordi con
lo Stato italiano e con altri Stati affinché l’Università di San Marino possa
liberamente usufruire di docenti provenienti da altre università;
d)
incentivare la
formazione accademica di professionalità sammarinesi, attivando percorsi di
abilitazione alla docenza universitaria con pubblici concorsi riconosciuti
anche dall’Italia e da altri Stati;
e)
modifica della legge
che regola l’assetto amministrativo ed organizzativo tenendo conto delle mutate
esigenze dell’Ateneo;
f)
organizzazione,
tramite i Dipartimenti di pertinenza, di progetti di sviluppo funzionali anche
ad altri settori dello Stato;
g)
promozione
di esperienze post-laurea di formazione dei giovani all’estero.