Partito Socialista: preoccupanti dati del bollettino di statistica

Partito Socialista: preoccupanti dati del bollettino di statistica

COMUNICATO STAMPA
                  Arriva il bollettino statistica: poi siamo noi a fare gli allarmisti?
L’Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica ha pubblicato il bollettino di statistica del terzo trimestre 2012, i cui risultati si riferiscono allo scorso mese di settembre 2012.
I dati che emergono riguardo l’attuale situazione del Paese, rispetto all’occupazione e alla situazione economica, sono a dir poco preoccupanti. Quello che emerge è sicuramente molto meno rassicurante delle parole buoniste del Governo uscente, troppo sicuro del proprio operato e poco sincero nei confronti dei cittadini. Lo abbiamo già detto altre volte e continuiamo ad affermarlo con sempre maggiore convinzione. È ora di voltare pagina, di smetterla di dire “quanto siamo bravi” e di guardare in faccia la realtà. Il Governo uscente ha fallito e continuerà a fallire. La ripresa del Paese, a questo punto, dipende solo da chi vorrà o meno dare loro ancora credito.
Per noi parlano i dati. Sono tutti nero su bianco.
Da settembre 2011 abbiamo il 4,8% di aziende in meno sul territorio, sono 155 le aziende chiuse dei settori immobiliare, informatica e servizi; hanno chiuso 47 industrie manifatturiere e hanno cessato di lavorare 17 imprese finanziarie.  
Altrettanto sconfortanti sono i dati relativi all’occupazione: a settembre 2012 le persone senza lavoro erano pari a 1136 unità, 217 in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Dispiace sapere che la maggior parte dei disoccupati è rappresentata da giovani tra i 20 e i 29 anni.
Dati preoccupanti anche riguardo i cassaintegrati: nello stesso periodo c’è stato un aumento del 9,1% di lavoratori che hanno fatto ricorso alla CIG (cassa integrazione guadagni).
Raccapriccianti anche i dati relativi al turismo, che dovrebbe essere uno dei settori trainanti dell’economia sammarinese: durante i mesi di giugno, luglio e agosto, le presenze sono diminuite del 12,7% rispetto al 2011; nel solo mese di agosto il decremento è stato pari al 15,7%.
E questo lo chiamano il “bene comune” di San Marino?
Rimaniamo convinti del pensiero espresso nei giorni scorsi; l’ex Patto, con l’appoggio del PSD, non deve assolutamente tornare al Governo, ma deve rimanere a casa e preoccuparsi dell’economia domestica: quella dello Stato, evidentemente, non sono in grado di gestirla.
San Marino, lì 6 novembre 2012
                            Ufficio Comunicazione Partito Socialista

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