Patrizia Cupo – Corriere Romagna San Marino: L’Electronics lascia due piani

Patrizia Cupo – Corriere Romagna San Marino: L’Electronics lascia due piani

 Corriere Romagna San Marino

La crisi non risparmia neppure il colosso dell’elettronica. L’operazione
dovrebbe essere conclusa entro venerdì

L’Electronics lascia due piani

L’azienda di Germano De Biagi si stringe: resterà solo al primo
livello

Patrizia Cupo

 

SAN MARINO. La crisi
“b a s to n a ” l’impero di
Germano De Biagi, e l’Electronics
è costretta a
“stringersi”: affittati quasi
due piani del famoso edificio
che, sulla Superstrada,
è stato per decenni
la mecca degli appassionati
di elettronica di
mezza Italia.
Il negozio di telefonini e
informatica si ridurrà al
solo primo piano dello
stabilimento e 20 dei 76 dipendenti
verranno licenziati:
«Ma sto lavorando a
un accordo con gli affittuari
perché vengano assunti
per le nuove attività
», assicura De Biagi.
Riunioni una dietro
l’altra sono in corso proprio
in queste ore con il
mondo finanziario e con
quello sindacale per chiudere
l’intera partita entro
la settimana. Per venerdì,
il piano sarà “li ce nz iato”.
Quanti soldi girino attorno
a un’operazione simile,
De Biagi non vuol
dirlo: è presto per tirare
le somme – dice – ma è visibilmente
soddisfatto
del risultato portato a casa.
D’altronde, da tempo
l’ex patròn del San Marino
Calcio cercava investitori
per il suo fiore all’occhiello,
quell’edificio che
si staglia sulla consolare
a Serravalle e che nel 2008
fu valutato oltre 30 milioni
di euro. Difficile, a una
cifra simile, trovare acquirenti
(«non l’ho mai
voluto vendere», precisa
da subito De Biagi), ma
difficile è stato anche trovare
affittuari per un’esposizione
da oltre 5mila
metri quadri: in realtà,
prima dell’estate, un’o fferta
a mister Electronics
per rilevare l’intero stabile
sarebbe arrivata, ma
troppo bassa per destare
attenzione. E comunque,
lui preferisce non confermare
le voci. Riserbo anche
sulle attività che
prenderanno il posto, per
due piani, dell’E le ct ronics
che, di contro, si
stringerà al solo piano
terra: “suoi” rimarranno
anche il magazzino e la
zona uffici.
Un ’operazione, lascia
intendere De Biagi, fatta
per rilanciare il negozio
di elettronica che, con la
crisi economica e la contrazione
degli acquisti,
specie alla voce elettrodomestici
e televisori, non
aveva più bisogno di uno
spazio tanto ampio di esposizione.
«Da qui l’esigenza
di ridurre il personale
– spiega -: per me non
è facile, e abbiamo fatto di
tutto per ridurre al massimo
le perdite che riguardano
ad oggi una
ventina dei 76 dipendenti.
Ma, in base agli accordi –
non ancora scritti, però – i
venti dovranno essere ricollocati
nelle nuove attività.
A questo, dovranno
pensarci i sindacati» dice
lui.
«Non ho solo l’Electronics:
le mie società danno
da mangiare a 400 dipendenti
– precisa -: non è facile
lasciare a casa la gente.
Speriamo che vada tutto
bene».

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