Patrizia Gallo, Vice Coordinatore Noi Sammarinesi sull’8 Marzo, festa delle donne

Patrizia Gallo, Vice Coordinatore Noi Sammarinesi sull’8 Marzo, festa delle donne

Una ricorrenza, l’8 Marzo, per festeggiare la donna, ma molti si chiedono perché e perché dare tutta questa importanza ?Leggenda popolare vuole che si festeggia la giornata intera per la donna a memoria di un incendio disastroso in una fabbrica di New York. Non ci può essere notizia più falsa, in realtà lo dobbiamo alle donne comuniste e socialiste, soprattutto dell’unione Sovietica dove nel lontano 1908 provarono a contestare il non diritto di voto femminile, da qui fu promosso da gruppi di donne di più nazioni, dove i Movimenti femminili non si fermarono davanti all’ostacolo di ghettizzazione, non si fermò alla convinzione dove la donna non aveva pari diritti uguali all’uomo e quindi non aveva il diritto di pensare , esprimere le proprie opinioni e di decidere per il proprio popolo. E a ricordo di queste donne coraggiose e tenaci che fu istituito nella giornata dell’8 Marzo la ricorrenza di questa festa. Un giorno di festa dove si possa ricordare che donne o uomini non siano diversi, tutti siano liberi di esprimersi e di essere un piccolo tassello delle nostre comunità. Siamo penalizzate per cultura, relegate ai nostri doveri di madri e mogli, di cui assolutamente non vogliamo rinnegare ma semplicemente vogliamo essere riconosciuti come individui che formano e compongono la nostra collettività. Siamo costrette a promuovere leggi per incrementare il numero femminile all’interno di istituzioni e consigli di Amministrazione, ma parliamoci chiaro il più delle volte ci si arriva per sudditanze di uomini o relegate solo in alcuni ambiti sociali o perché si esprime una componente maschile. Molte di queste sono le donne senza figli. E’ la nostra mentalità che deve cambiare, la nostra formazione e soprattutto la nostra considerazione ad essere parte integrante di un nucleo, e non solo il bordo. Si pensa che dal 1908 molte cose sono cambiate, ma se penso a tutte le violenze fisiche e psicologiche inferte soprattutto nelle famiglie, se penso a tutte le donne sole che devono lavorare e crescere dei figli, se penso a tutte le donne che si ritrovano oggi senza un lavoro o mal pagate, se penso a tutte le donne non gratificate o non ascoltate, allora capisco che ci sia ancora tanta strada da fare. Donne, questo è il mio augurio, in questa giornata, sappiate essere amiche sorelle, aiutiamoci una con l’altra, spalleggiamoci confrontiamoci e soprattutto ognuna dentro di noi inizi a credere nelle proprie capacità e nei propri pensieri ed ideologie.

Auguri.

Patrizia Gallo Vice Coordinatore

 

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