Patto per San Marino e gli accordi secretati

Patto per San Marino e  gli accordi secretati

Pare che nella riunione – fonte San Marino Rtv – di martedì prossimo della coalizione Patto per San Marino, maggioranza in Consiglio Grande e Generale, non basterà affrontare la
questione del ‘metodo’ sollevata da Europopolari per San Marino ed Arengo e Libertà e quella del trasferimento del casinò da Rovereta al Queen Outlet.
Fra i consiglieri della maggioranza è ormai diventata pubblica la intolleranza per la
secretazione dell’accordo contro le doppie imposizioni anche dopo la parafatura avvenuta il 25 giugno.

Se ne è reso portavoce, ed in termini alquanto duri, il consigliere Teodoro Lonfernini (Partito Democratico Cristiano Sammarinese, coalizione Patto per San Marino) già qualche settimana fa su San Marino Oggi, intervistato da Franco Cavalli.

A una domanda specifica, su questo tema, da parte di Cavalli nell’ultima conferenza stampa tenuta a nome del Congresso di Stato, Antonella Mularoni, Segretario di Stato per gli Affari Esteri, ha ribadito il suo no alla divulgazione dei testi ricordando che i testi stessi erano stati letti a tutti i capigruppo consiliari. Compresi, quindi, i capigruppo della maggioranza.

Nella maggioranza, insomma, c’è chi freme, scottato dal disastroso – per la sovranità sammarinese – accordo di collaborazione finanziaria firmato con l’Italia il 26 novembre scorso. Per cui non intende assumersi la responsabilità dell’accordo contro le doppie imposizioni, se prima non gli viene dato in mano.

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