Patto per San Marino, Finanze e Turismo

Patto per San Marino, Finanze e Turismo

Parcheggi, contratti e crisi internazionale nell’agenda dei lavori della maggioranza

Lavori in corso sul tavolo del Patto per San Marino, i cui organismi si sono di nuovo confrontati con i rappresentanti di governo per fare il punto su alcune questioni di attualità. Presenti i Segretari di Stato Gabriele Gatti e Fabio Berardi.

Rinnovo convenzione parcheggi. Il problema è antico, come tanti altri, e perfino le soluzioni più ovvie diventano difficilmente praticabili. E’ stata accantonata quindi la proposta di una acquisizione pubblica del “parcheggione” per tornare in possesso anche dei diritti a suo tempo ceduti sulla gestione di tutti i parcheggi a raso. Infatti, in situazione di crisi occupazionale, è prioritario che tutte le risorse a disposizione possano essere destinate a sostenere il lavoro e l’impresa.

Rinnovo contratti. Difficile l’andamento della trattativa tra le diverse esigenze sostenute dal sindacato e quelle degli imprenditori. In mezzo il governo, non solo a fare da mediazione, ma anche come attore della gestione del settore pubblico, la cui una spesa è sicuramente la voce più rilevante del bilancio dello Stato. L’obiettivo non può comunque prescindere da considerazioni generali sugli effetti di una crisi internazionale che ormai è ampiamente arrivata anche dentro i nostri confini.

Un mercato sempre più asfittico, che privilegia solo pochi settori di eccellenza, si scontra con altri problemi che sono tipicamente sammarinesi: normative troppo stringenti sulla possibilità di ampliamento delle aziende che ne fanno richiesta; infrastrutture obsolete o addirittura mancanti; costo del lavoro troppo elevato, e molto spesso non ripianato da eventuali benefici sul fronte fiscale; con l’Italia ancora in attesa di definizione, che frenano l’interscambio; la paura degli operatori di relazionarsi con San Marino, su cui grava un’immagine negativa difficile da scalzare.

Troppi treni sono stati persi. E oggi è molto difficile tirare fuori il coniglio dal cappello.

Dai rappresentanti del Patto, anche se le attese sono tante, è stato dato ai rappresentanti di governo un consiglio molto prudente. Procediamo un passo dietro l’altro con la realizzazione del programma di governo e cerchiamo di ricomporre con pazienza un mosaico pesantemente rovinato. Il processo di riconversione dell’economia secondo le regole della legalità e della trasparenza dovrà prevedere interventi a breve, medio e lungo temine, con un costante monitoraggio della situazione e obiettivi generali bene individuati.

Quindi, lavorare intensamente, come del resto si sta già facendo, sul fronte del recupero della credibilità internazionale, per tornare a rendere appetibili gli investimenti. Nel frattempo, individuare tutti gli interventi che, nell’immediato, possano contenere, gli effetti della crisi. Per poi ripartire con più forza di prima.

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