Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino ha intervistato Alessandro Rossi, Coordinatore di Sinistra Unita.
Il confronto Patto-Costituente socialista, e Psd in particolare, non lascia indifferente il quadro politico. Valutazioni severe arrivano dal Coordinatore di Sinistra unita Alessandro Rossi: “L’operazione è inspiegabile da diversi punti di vista”.
In che senso? “Nel senso che l’attuale maggioranze è in crisi irreversibile e quindi portargli ossigeno è una azione politica suicida. Se c’era un’esigenza ampia di fare fronte comune per risolvere la situazione, riteniamo che questo tipo di approccio, con il confronto con un unico interlocutore anziché ad esempio un confronto più ampio per una azione di unità nazionale, non sia sicuramente quello giusto. Si usano metodi e modalità che non hanno niente di nuovo. Riguardo alla costituente socialista crediamo che nel nuovo millennio siano sì validi i valori del socialismo, comunismo, cristianesimo democratico, ma riteniamo debbano essere proposti in maniera differente, adattandoli ai tempi. Fare di nuovo una alleanza storica Dc-Pss e per questo rispolverare uno stantio partito socialista, non credo sia la strada giusta. Anche perché…”
Dica dica… “Anche perché riportare in auge quella che è stata un’alleanza deleteria per il Paese, che ha caratterizzato gli anni delle infiltrazioni malavitose, non mi pare positivo per il paese. Anzi, invece di guardare avanti, si tiene lo sguardo rivolto al passato”.