PDCS: L’energia ‘prodotta’ dal referendum in Italia

PDCS: L’energia ‘prodotta’ dal referendum in Italia

Comunicato Stampa
PDCS: L’ENERGIA “PRODOTTA” DAL REFERENDUM IN ITALIA
L’espressione del popolo italiano riguardo agli ultimi quesiti referendari, non può lasciarci indifferenti. Infatti, a prescindere dalla valenza politica del voto, che certamente ha rafforzato l’esito della consultazione, è emersa una chiara linea di sviluppo dell’Italia, che influenzerà anche il nostro Paese.
La scelta “coraggiosa” di non ricorrere all’energia nucleare, sulla scia della recente espressione della Germania di eliminare tutte le proprie centrali entro il 2022, pone nuovamente la questione dell’approvvigionamento energetico.
E’ interessante notare come, da questo punto di vista, l’Italia si trovi in una situazione molto simile alla nostra, e cioè di parziale “dipendenza” da paesi terzi. Una dipendenza che, a meno di non volere tornare ad essere uno stato di serie B sul panorama europeo, dovrà necessariamente trovare una “scappatoia” nella progressiva autonomia attraverso le fonti di energia rinnovabile. Dunque, se questa situazione vale per la vicina Italia, diventa maggiormente pressante anche per il nostro territorio.
In tal senso, bisogna dire che seppur di modeste dimensioni, l’effetto del recente decreto incentivi ha già contribuito alla realizzazione di alcuni impianti fotovoltaici nel giro di pochi mesi. Un segno positivo che, tuttavia, chiede un ulteriore e decisivo cambiamento di passo.
A questo proposito, e diversamente da quelle realtà che a colpi di “progetti di legge” da poche pagine, ritengono di risolvere i problemi del Paese, il PDCS si sta impegnando in un progetto di studio integrale, per stimolare anche con le proprie risorse, il lavoro che ogni Segreteria di Stato sta già portando avanti quotidianamente. Un lavoro, reso ora più difficile dalla sempre minor disponibilità di risorse economiche, dovute anche alla delicatezza del momento attuale.
Ci è chiesto, pertanto, un cambio di mentalità. Lo sforzo di pensare ad un progetto condiviso di sviluppo del territorio, che miri sempre di più ad una gestione consapevole delle risorse; a realizzare nuove strutture e ripristinare quelle esistenti perché generino sempre meno dispendio di energia; a creare una nuova cultura della cittadinanza e nella cittadinanza che educhi ognuno di noi, alla disponibilità ad un impegno maggiore in questi prossimi anni per consentire alle generazioni future di raccoglierne i frutti.     
L’ufficio Stampa del PDCS
14/06/2011

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy