Pedalando tra i segni del passato: Rimini si difende

Pedalando tra i segni del passato: Rimini si difende

Torna, in occasione della Giornata del Santo Patrono, Pedalando tra i segni del passato, l’iniziativa che, partita da un’idea del Gruppo Sportivo ‘La Pedivella. Cicloturisti per scelta’ di Rimini, ha incontrato l’adesione dei Musei Comunali, lieti di partecipare ad un momento che unisce al piacere dello sport e della condivisione del tempo libero, l’interesse per la “scoperta” della Città e del territorio. Anche quest’anno l’appuntamento gode della collaborazione della Banca di Rimini San Gaudenzo.

Per oggi martedì 14 ottobre, con ritrovo alle ore 10,00 davanti al Museo della Città (via L. Tonini,1), è in calendario il percorso che ha come tema “Rimini si difende”: l’itinerario in bicicletta, a cura di Simone Antonelli e Sara Masinelli, ripercorre il tracciato delle mura che hanno protetto la città dalla sua fondazione fino all’Ottocento

La proposta dell”itinerario – dai possenti torrioni in pietra del III secolo a.C. alle strutture in laterizio dell’età romana imperiale, dai timidi resti delle fortificazioni medievali agli imponenti apparati malatestiani… – è scaturita dal progetto di verifica dell’interesse storico-culturale delle mura cittadine, promosso dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici di Ravenna, affidato a Sara Masinelli nell’ambito dello stage post laurea in Conservazione Beni Culturali. Progetto cui ha collaborato anche Simone Antonelli, laureando in Scienze dei Beni Culturali, durante il tirocinio svolto presso i Musei Comunali.

Il percorso prende le mosse dal Museo della Città che nel cortile e nell’area della domus conserva resti della mura di epoca tardo-imperiale per poi raggiungere Porta Montanara, l’antica porta urbica del I secolo a.C. restituita alla città nel maggio 2003.

Lungo i Bastioni Meridionali si segue il suggestivo tratto delle mura medievali, iniziate in epoca federiciana e concluse oltre l’età malatestiana per poi sostare nei pressi dell’Arco d’Augusto (27 a.C.), simbolo della politica di pace attuata da Augusto, politica che aveva fatto perdere alle mura la funzione difensiva.

Costeggiando le mura medievali nel Parco Alcide Cervi, si giunge all’Anfiteatro Romano (prima metà del II sec. d.C.) per illustrare le tipologie di strutture murarie presenti in un contesto di difficile definizione cronologica.

Un’altra tappa è a Porta Galliana, situata lungo i Bastioni Settentrionali, nei pressi del Ponte dei Mille: conosciuta anche come ex Torrione dei Cavalieri, viene ricondotta all’età di Federico II e datata tra il XII e il XIV sec. d.C.. Per gran parte interrata, si presenta come un arco a sesto acuto realizzato con conci in pietra d’Istria.

Il borgo di San Giuliano, che possiede una propria cinta muraria fin dal 1177, conserva ancora all’interno dei Giardini Don Luigi Sturzo, lungo via Matteotti un tratto della struttura muraria malatestiana attuata da Galeotto Malatesta e caratterizzata dai suggestivi torrioni in successione.

L’ultima tappa è l’Ex Area Sartini, tra via Circonvallazione Occidentale e via Massimo d’Azeglio, ove è visibile un tratto risalente all’età medievale, con importanti integrazioni del Cinquecento e del Seicento.

Il suo recente recupero ha significato un importante passo avanti nella rivalutazione di una presenza storica monumentale e topografica di grande interesse per la nostra città.

L’iniziativa è gratuita

Info: tel. 320.7433000

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy