Pensiamo al Paese

Pensiamo al Paese

Basta con i tatticismi, è ora davvero di pensare al Paese
Il Gruppo di Coordinamento al lavoro per individuare le risposte ai problemi
del sistema San Marino lavorando al fianco della società civile e della gente

Il governo di centro sinistra ha fallito, la maggioranza non esiste più da molto tempo, non solamente dal rcente scivolone sulla legge per il giusto processo, ma i tre partiti che la componevano sembrano non essersi resi conto. Continuano a comportarsi come se fossero ancora maggioranza e pensano solo ai possibili intrecci di bottega piuttosto che alle ragioni vere che hanno portato il Paese nel caos.
E’ vero che i problemi sono prioritariamente politici, perché da troppo tempo la politica non ha percorso la strada dell’interesse generale ed è implosa in se stessa. La frammentazione dei partiti e l’immobilismo di questi ultimi anni ne sono la più lampante dimostrazione.
Ma è anche vero che proprio dalla politica bisogna ripartire, eliminando innanzi tutto gli inutili tatticismi, le strategie di piccolo cabotaggio e le sterili alchimie numeriche, per dare spazio a progetti politici di ampio respiro e di lunga durata, in sintonia con quanto esige – giustamente – la gente di San Marino.
Insomma, metodo e contenuti.
Questa è l’intenzione del Gruppo di Coordinamento che oggi, in conferenza stampa, ha annunciato l’intenzione di procedere su questa strada, approfondendo e intensificando il lavoro già avviato sulla stesura di contenuti programmatici che, prima di ogni altra cosa, siano la risposta alle urgenze attuali. Su questi, avviare, già dalla settimana prossima, un giro di incontri e di confronto con la società civile, rappresentata dalle associazioni sociali e di categoria. Non escludendo incontri pubblici con la cittadinanza.
Per questo motivo, già nel primo pomeriggio, i rappresentanti delle quattro forze politiche, sono tornati a pianificare una riunione operativa con l’obiettivo sia di redigere una linea comune da adottare nella prossima sessione consiliare di lunedì, sia di affrontare la scaletta delle cose da fare.
Sul tavolo questioni nodali come il rapporto con l’Italia, la Banca del Titano, la questione giochi, le residenze, la sanità, il territorio, la sicurezza. La sintesi comune che scaturirà da questo tavolo di lavoro sarà la base di confronto per il ciclo di incontri della settimana prossima.

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