Lo spettro di “Gomorra” aleggia sulle grandi opere in Emilia-Romagna. Lo ha scritto la Direzione investigativa antimafia, nella sezione dedicata alle infiltrazioni in regione del clan camorristico dei “casalesi”,
all’interno della relazione sul secondo semestre 2008.
“L’organizzazione, ormai da anni, sta proiettando la propria
sfera d’influenza anche in Emilia-Romagna- si legge nel dossier
presentato martedi’ scorso in Senato dal ministro dell’Interno
Roberto Maroni- dando vita ad articolazioni operative” con lo
scopo “di alimentare un’azione di penetrazione finanziaria nei
mercati immobiliari e nelle imprese attive della regione, con
particolare riferimento al sistema dei contratti di
sub-affidamento e fornitura connessi all’esecuzione di grandi
opere pubbliche”.
Il
precedente rapporto descriveva “Modena, Reggio Emilia, Parma, ma
ormai anche Bologna, Rimini e Ferrara” tra i territori a rischio
per le ramificazioni del clan di Casal di Principe.