Per San Marino, Emilio Della Balda. Democrazia a rischio

Per San Marino, Emilio Della Balda. Democrazia a rischio

                                          UNA DEMOCRAZIA A RISCHIO
La nostra democrazia non funziona perché è stata azzoppata da una lunga pratica clientelare, da un distacco tra cittadini che non partecipano alla vita pubblica e politici politicanti che si rintanano nelle tribù di appartenenza; dalla corruzione e dalla mancanza di senso dello Stato. La partitocrazia, in crisi, rimane aggrappata ai vecchi schemi e ad un passato che non esiste più, spingendo nel baratro il Paese. I “gendarmi” della vecchia politica continuano a condizionare la vita pubblica e impediscono il rinnovamento e il cambiamento che sono i presupposti della sopravvivenza della Repubblica. Mentre la maggioranza dei cittadini tira a campare senza preoccuparsi del domani, la nostra economia è in recessione da 5 anni. I cittadini (o sudditi?) non pretendono un rapporto di verità sulla finanza pubblica e confermano la fiducia a coloro che li stanno rovinando mentre il Grande Burattinaio tira i fili per comunicare alla popolazione che non c’è debito pubblico; che i parametri internazionali sono stati raggiunti e superati; che le banche sono in ripresa; che il vescovo costruirà la piazza finanziaria; che la spesa della PA diminuisce; che i servizi funzionano; che porteranno da Mosca gli ammalati russi; che i cinesi vanno accolti, passaportati e ringraziati; che i disoccupati sono volontari; che parte il Parco Tecnologico; che tanti imprenditori vogliono investire a San Marino; che le favole sono vere; che il Titanic non affonda. E’ il modo migliore per avere il tempo di godersi il bottino brindando a champagne sulla stupidaggine dei sammarinesi, sulla debolezza del sindacato, sulla evaporazione dei partiti, su opportunistici inciuci coltivati sotto banco. L’obiettivo è chiaro: Il governane, tana liberi tutti.
Non si vuole fare luce sull’indecente passato e la crisi di fiducia nel ceto politico aumenta. Prima delle Elezioni si doveva fare l’inchiesta per anticipare la Magistratura. Dopo le Elezioni non si devono fare le inchieste sugli scandali e si deve aspettare la Magistratura. Passata la festa, gabbato lo santo. Non sanno più come prenderci in giro. Ma la democrazia funziona quando coltiva e promuove i grandi obiettivi che riguardano la giustizia sociale, l’etica pubblica, i conti in ordine, la partecipazione attiva dei cittadini alla vita pubblica, il benessere diffuso e la sicurezza, il progetto di futuro. La corruzione ed il clientelismo colpiscono a morte la democrazia, diseducano i cittadini, devastano la finanza pubblica, lasciano campo libero all’ipocrisia, cancellano la virtù e il merito. Gli arrivisti prevalgono ai vari livelli del potere che gestiscono per fare i propri interessi e non si preoccupano minimamente del futuro. Si contornano di yes man organizzando tribù di obbedienti fedeli. La democrazia ha il compito di attivare la popolazione e di rendere effettiva l’uguaglianza dei cittadini, per cui è assolutamente indispensabile mettere al bando la corruzione e il clientelismo e nello stesso tempo allontanare i disonesti dai partiti e dalla politica. La democrazia deve conciliare l’etica della responsabilità con l’etica dei principi. Purtroppo, gran parte della società civile non è migliore di quella politica. La conferma viene dalla recente consultazione elettorale che ha registrato il consenso maggioritario alle forze che hanno portato il Paese nel baratro e oggi, per rimediare ai loro gravissimi errori vogliono imporre sacrifici ai cittadini. Le elite partitocratriche non vogliono affrontare le radici del male. Vogliono tenere chiuso il pentolone del malaffare. Ma una politica slegata dall’etica è aberrante. La politica non può essere separata dall’etica. I giochi di potere devono avere un vincolo morale altrimenti mettono in discussione la libertà dei cittadini. Il vero pericolo di una comunità democratica è rappresentato da una condotta disonesta e corrotta dei politici. Anche la menzogna è un pericolo perché in mancanza di corrette informazioni diventa impossibile il controllo popolare sul governo e sui partiti. Tutte le azioni politiche sono legate alla questione morale. Pertanto bisogna sempre applicare dei criteri etici all’azione politica. Bisogna realizzare un forte cambiamento, altrimenti la democrazia è a rischio.
                                                                                                      Emilio Della Balda

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