Mario Gerevini di Corriere della Sera riprende la proposta di Paolo Giavognoli, per risolvere il caso della Repubblica di San Marino, esposta nel libro Mafie a San Marino, di Antonio Fabbri, David Oddone e Monica Moroni,
edito dalla Carlo Filippini Editore.
Titolo: II libro. II procuratore Giovagnoli nel volume che ricostruisce le
infiltrazioni criminali nello Stato del Titano /Mafie a San
Marino, «serve un protettorato italiano»
Il Procuratore Capo di Rimini, Paolo Giovagnoli, dice che San Marino per
uscire dall’angolo in cui si è cacciato ha due strade: accettare un
«protettorato di fatto» dell’Italia oppure entrare nella Ue, integrandosi con le
norme comunitarie. Dice anche che se il Titano è stato un centro off-shore
della finanza criminale una responsabilità l’ha avuta la Banca d’Italia di
Antonio Fazio.
È un libro, «Mafie a San Marino», a raccogliere in un capitolo
le riflessioni del procuratore «dirimpettaio» della mini-Repubblica. I
l libro
che raccoglie il contributo di Giovagnoli è scritto da due giornalisti del
quotidiano sammarinese l’Informazione, David Oddone e Antonio Fabbri per la
Carlo Filippini Editore.
È la prima volta che un libro, venduto a San Marino,
tratta in modo esplicito il tema delle infiltrazioni mafiose di clan come i
Casalesi, i Vallefuoco, gli Schiavone.
Leggi l’articolo di Mario Gerevini, Corriere della Sera.