PRECISAZIONI IN MERITO AL DECRETO RELATIVO GLI ONERI DEDUCIBILI PER L’ANNO 2014 APPENA EMESSO CHE INTERVIENE A FAVORE DEI CONTRIBUENTE IN TERMINI DI SEMPLIFICAZIONE A FRONTE DELLA VALUTAZIONE DEI DATI SUI FLUSSI SMAC PER LO STESSO ANNO. SONO OLTRE 16.000 I CONTRIBUENTI CHE POSSONO EVITARE DI PRESENTARE LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI.
La nuova legge fiscale, approvata nel dicembre 2013, prevedeva un anno transitorio per la entrata a regime del sistema di certificazione fiscale tramite Smac a fronte della mancata diffusione totale dei POS, essendo stato concesso l’anno 2014 per l’adeguamento al sistema da parte degli operatori economici. Tale periodo transitorio potenzialmente penalizzava i contribuenti che non avrebbero potuto certificare tutti i propri costi, essendo una rilevante parte degli esercenti privi del sistema di certificazione POS.
Si è pertanto optato per una quota forfettaria (60%) da non documentare ai fini delle spese deducibili e la possibilità di documentare anche attraverso scontrino le spese al fine di raggiungere la quota massima di deduzioni pari a 9.000 euro, necessaria per l’abbattimento della base imponibile.
Tale scelta è stata fatta a tutela dei contribuenti in un momento di cambio di sistema fiscale, in cui non era possibile fare previsioni sull’andamento della certificazione nell’anno di transizione.
A seguito dei monitoraggi effettuati alla chiusura dell’anno di transizione, si è riscontrato che nel 2014 è stata documentata una spesa media deducibile di circa 5.100€ per ogni contribuente che percepisce un reddito da lavoro dipendente e di circa € 4.600 per ogni contribuente che percepisce un reddito da pensione. Si tratta di importi medi superiori alla quota da documentare, senza tenere conto della no tax area che riguarda i redditi sotto i 40.000€, che nel periodo d’imposta 2013 hanno rappresentato il 92% delle dichiarazioni relative ai redditi da lavoro o da pensione, al netto del TFR.
A titolo di esempio, se consideriamo un reddito da lavoro di 20.000,00€ la quota da documentare per il 2014, tenendo conto della quota forfettaria del 60%, era pari ad € 968,00.
A fronte del fatto che i contribuenti mediamente hanno tutti raggiunto le quote di certificazione, si è deciso di esentarli dalla presentazione della dichiarazione dei redditi, qualora non abbiano redditi ulteriori rispetto a quello da lavoro dipendente o da pensione, e nel caso ne abbiano di esentarli dalla presentazione degli scontrini evitando un disagio. Vale la pena focalizzare che coloro che percepiscono il solo reddito da lavoro o da pensione (modello IGR G e H) sono circa 16.200 contribuenti di sui 4500 pensionati.
Questo è la motivazione semplificatrice pro contribuente che soggiace all’emissione del Decreto Delegato del 27 febbraio 2015 n.25 che porta la quota forfettaria relativa alle spese da documentare dal 60% al 100%.
Doveroso il ringraziamento a tutti i contribuenti che nell’anno di transizione appena concluso (2014) hanno applicato le nuove regole, attendendo pazientemente la diffusione del sistema di certificazione POS, collaborando in questo modo attivamente con l’Amministrazione per l’entrata a pieno regime della riforma.
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